Forza Italia vorrebbe estendere il referendum per l'autonomia del Veneto e della Lombardia, che si terrà nella giornata di domenica 22 ottobre, anche a tutte le altre regioni italiane. Questa l'ultima dichiarazione rilasciata da Silvio Berlusconi e dal governatore lombardo, Roberto Maroni, in occasione di una conferenza stampa milanese. "Bisognerebbe spostare la competenza di 11 materie dal centro alla sede giusta, ovvero quella regionale", ha aggiunto il leader di Forza Italia.

Silvio Berlusconi ha dichiarato, sempre in occasione della conferenza stampa tenutasi a Milano, che non esistono e non sono mai esistite difficoltà tra Forza Italia e la Lega.

"E' risaputo che insieme, siamo più forti di altre fazioni politiche". La settimana prossima, per l'appunto, Berlusconi si incontrerà con Matteo Salvini per stabilire un possibile programma. Sarà impossibile, invece, ha dichiarato il leader di Forza Italia, una coalizione con il Pd: siamo troppo diversi e lontani sia storicamente che idealmente.

Berlusconi è sicuro di non sbagliare, questa volta. Aleggia nell'aria un'aria positiva per il partito di Forza Italia ed una grande simpatia. Simpatia, rispetto e considerazione che permetteranno al partito di superare il 25-30%. Nel frattempo Maroni, nel ricordare la quota del referendum costituzionale sul Titolo V del 2001, che non ha superato il 34%, ha dichiarato che "ogni voto in più sarà sicuramente considerato un successo".

Come Berlusconi, infatti, il governatore della Lombardia si aspetta una grande affluenza al referendum per l'autonomia che si terrà nella giornata di domenica.

Autonomia del Veneto

Se la Regione Veneto intende tornare ad essere una locomotrice per l'economia italiana, necessita di istituzioni che siano in grado di sostenere e non di ostacolare il lavoro dei veneti, afferma Berlusconi.

Per questo motivo domenica "voteremo sì con grande convinzione". Il leader di Forza Italia ha precisato che essere favorevoli all'autonomia regionale non significa contrastare l'unità della nazione. La Regione Veneto autonoma e, conseguentemente più emancipata, non potrà che essere un vantaggio per l'Italia intera. Il referendum per l'autonomia delle due regioni, conclude Berlusconi, non è minimamente paragonabile alle tragiche notizie catalane. Il nostro è un referendum volto ad "affermare il principio di sussidiarietà che è parte fondante del nostro programma sin dal 1994".