Poco dopo l'approvazione della nuova legge elettorale Rosatellum bis al Senato, Blasting News ha intervistato nei pressi di Palazzo Madama il senatore Miguel Gotor di Articolo Uno - MDP. Ecco che cosa ci ha detto.
Gotor: 'Rosatellum? Patto per far sopravvivere decadenza del berlusconismo e del renzismo: puntano a governicchio'
Senatore Gotor, cosa pensa degli accordi politici che hanno permesso l'approvazione di questa legge elettorale?
"In questi ultimi mesi ci sono stati tanti giochetti dietro il palcoscenico, oggi invece hanno alzato il cappuccio e tutto è manifesto.
Ci sono tanti parlamentari, più di 101 secondo me, che sono entrati in Parlamento con Bersani nel 2013 e adesso ne usciranno, grazie a Matteo Renzi, a braccetto con Verdini. A ciascuno il suo".
E quale sarebbe la partita di scambio di Verdini per aver approvato questa legge?
"C'è una partita di sopravvivenza fra due tramonti, sono due tentativi di resistenza. C'è il tramonto del berlusconismo e il tramonto del renzismo. Questa legge è un mediocre, anzi mediocrissimo, patto che proverà a far sopravvivere queste due decadenze nella prossima Legislatura con un governicchio di minoranza, il quale certamente non sarà all'altezza dei problemi che l'Italia ha di fronte. Questa è la loro intenzione. Poi però, per fortuna, ci sono i cittadini italiani che votano e quindi guardiamo avanti con fiducia".
Cosa pensa del ruolo del Presidente Mattarella sulla legge elettorale?
"Matterella ha seguito questo processo in modo neutrale, come doveva, questo è un processo parlamentare. Anche se purtroppo a causa delle ingerenze che ci sono state è diventato un processo governativo.
Una delle cose più tristi di questa vicenda è che Gentiloni al suo insediamento disse con correttezza che il Governo non avrebbe messo il becco sulla legge elettorale, che quella era una stagione finita con Renzi, e invece l'abbiamo visto come è andata..."
Gotor: 'Doveroso fare lista unica a sinistra, con perimetro largo e processo dal basso'
Guardando avanti, finito il vostro rapporto col PD, riuscirete davvero a fare una sola lista a sinistra?
E quale sarà il suo perimetro?
"Sì, è doveroso farla, e noi siamo impegnati da mesi in questo senso in giro per l'Italia. Il perimetro deve essere più largo possibile e non deve riguardare solo le sigle e le cose che già esistono. Deve essere invece, e sarà, un processo popolare, partecipato, dal basso e che coinvolgerà un gran numero di cittadini e di militanti che hanno capito che questa stagione renziana effettivamente è al tramonto".