Luca Zaia festeggiava già nel tardo pomeriggio di ieri, infatti alle 19.00 il veneto aveva superato il quorum del 50% che serviva a rendere valido il referendum per l’autonomia regionale, alla fine dei conteggi arriverà al 57,5%. In Lombardia è servita qualche ora in più, Roberto Maroni ha atteso fino a questa mattina per il risultato definitivo, ha comunque superato il pronostico dello stesso governatore lombardo, arrivando ad una affluenza del 40%. I ritardi nei conteggi dei voti in Lombardia sono stati causati dal cattivo funzionamento delle ‘voting machine’, prova non superata alla prima apparizione del nuovo sistema di raccolta dati.

Gli scrutatori hanno lamentato la scarsa efficienza del nuovo sistema, in un tweet della Regione Lombardia si legge: “Si sono registrate alcune criticità tecniche nel riversamento dati, i risultati saranno resi noti lunedì 23 ottobre”.

Maroni soddisfatto: 3 milioni di lombardi al voto

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, è soddisfatto del risultato ottenuto: "Si sono presentati 3 milioni di lombardi, abbiamo superato di poco il 40%, noi avevamo pronosticato un’affluenza del 34%”, dice Maroni, “ Non sono in competizione con Zaia, a me interessa solo il dato complessivo. Noi puntiamo ad avere lo stesso trattamento che il governo riserva all’Emilia Romagna che ha un Pil più basso ma riceve 23 miliardi in più, faremo questa battaglia insieme”.

Per Zaia un plebiscito, subito chiesto Statuto Speciale

Sorride Luca Zaia per l’esito delle votazioni. Il voto dei veneti è stato chiaro con il 98% dei 'Si': "Non avevo dubbi sull’esito”, dice Zaia in conferenza stampa, “ I veneti hanno risposto positivamente come da previsione, questo è il Bing Bang delle riforme istituzionali, adesso lo Stato non può far finta di non vedere, ci sarà un radicale cambio di passo”.

Non perde tempo il governatore del Veneto, appena proclamata la vittoria sul referendum per l’autonomia regionale, Luca Zaia chiederà lo Statuto Speciale con la giunta che verrà convocata per una sessione straordinaria per l’approvazione di tre delibere fondamentali. La prima è un disegno di legge che si compone di 64 articoli: in essa si definisce il modo in cui verranno trasferite alla regione le venti competenze previste dall’articolo 117 e le tre dell’articolo 116 della Costituzione.

L’approvazione della seconda delibera riguarda l’istituzione della consulta del Veneto per l’autonomia mentre con la terza delibera il governatore Zaia chiede la modifica dell’articolo 116 della Costituzione per inserire il Veneto tra le regioni a Statuto Speciale.