Giorgia Meloni fonda Fratelli d'Italia insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, di cui è presidente dall'8 marzo 2014. Il suo partito è nato a seguito alla rottura con il "Popolo delle Libertà" di Berlusconi, in seguito all'appoggio del partito al governo di Mario Monti. Alle prossime elezioni, previste nella primavera 2018, la Meloni potrebbe candidare un erede di Benito mussolini.

La candidatura di Caio Giulio Cesare Mussolini

Finora nella scena della politica italiana c'erano solo le eredi femmine di Benito Mussolini, Rachele consigliera comunale a Roma con FDI e Alessandra oggi eurodeputato con Berlusconi.

Dalle prossime elezioni qualcosa potrebbe cambiare, il cognome Mussolini per un uomo in politica è senz'altro più pesante da portare ma forse è arrivato il momento di Caio Giulio Cesare Mussolini. L'uomo, 50enne figlio di Guido Mussolini (nipote di Benito), è stato un militare della Marina e ha avuto incarichi importanti in Finmeccanica; al momento è un top manager che lavora all'estero, precisamente ad Abu Dhabi.

La Meloni sta per ora sondando il terreno per capire quanto questo cognome sia apprezzato o faccia ancora paura; se dovesse risultare, tra il suo elettorato, un apprezzamento alla candidatura di Caio Giulio Cesare sicuramente Giorgia godrebbe di indubbi benefici in campagna elettorale.

Mussolini Junior, da parte sua, ha già garantito la discendenza del cognome di famiglia (a suo figlio Carlo Alberto); al momento l'uomo ha dato la sua adesione per il congresso di Fratelli d'Italia di Trieste e la sua presenza sicuramente non passerà inosservata. Caio Giulio ha ribadito che non è escluso un suo coinvolgimento nella politica attiva, che tradotto probabilmente significa che ha già ricevuto una proposta di candidatura dai vertici del partito.

Le ipotesi di candidatura

Caio Giulio Cesare Mussolini ha 50 anni ed è nato in Argentina, nella sua pregressa carriera in Marina Militare è stato un sommergibilista, paracadutista e un sommozzatore. Non ha mai partecipato alla vita politica italiana, fino a qualche tempo fa quando si è avvicinato (o è stato avvicinato) a Giorgia Meloni con la quale ha avuto un colloquio nei gruppi parlamentari a Montecitorio. Le ipotesi messe in campo sono tre: candidarsi con il partito per la circoscrizione estera, candidarsi in Italia o aspettare fino al 2019 per mettersi in lista per le elezioni europee.