La stampa europea è rimasta impressionata dalla leadership del premier italiano Paolo gentiloni sul tema ambientale. In un intervento alla conferenza Patto per il Clima-Insieme per l’Italia, organizzata dai Verdi, Gentiloni ha detto che il cambiamento climatico deve essere uno degli aspetti centrali dell’agenda politica ed economica dei Paesi. Per Gentiloni si tratta di una questione strategica per i pericoli evidenti che si sono evidenziati nei fenomeni meteorologici estremi. Ha chiesto di non sottovalutare gli effetti dei flussi migratori più importanti.
La posizione degli Stati Uniti
Per Gentiloni, il cambiamento climatico non solo sarà una preoccupazione per le future generazioni, ma lo è anche adesso. Ha chiesto di rafforzare l’impegno sull’Accordo di Parigi come base per ridurre l’impatto, nonostante l’opinione contraria del governo americano di Donald Trump. Il fatto che gli Stati Uniti si sia ritirato dalla Cop21 non sminuisce, secondo il premier, la responsabilità degli altri Paesi. Anzi, aumenta il coinvolgimento. “Italia e l’Europa – ha aggiunto – devono mantenere l’impegno e svolgere la propria parte in maniera efficace”.
C’è bisogno di misure attuative
“L’accordo Cop21 è la cornice di cui abbiamo bisogno – ha detto Gentiloni all’evento dei Verdi - e deve essere attuata con le misure di finanziamento.
Le decisione devono essere prese per potere moderare gli effetti del cambiamento climatico […] Per noi si tratta di un messaggio molto chiaro: dobbiamo prendere atto della decisione del governo americano, ma non possiamo assolutamente fare marcia indietro sull’impegno e la necessità di attuare gli accordi di Parigi sull’ambiente.
Siamo all’inizio del percorso e abbiamo bisogno di misure attuative”.
Il consenso di Paolo Gentiloni
Secondo lo studio dell’Istituto Piepoli pubblicato due settimane fa, Gentiloni è il leader politico con più consenso. Il report diffuso dal quotidiano La Stampa spiega che il sondaggio ha cercato di individuare il peso delle figure politiche individuali nella percezione dell’elettorale, incline storicamente a valutare di più i partiti rispetto alle persone.
Il sondaggio è basato in quattro indicatori: fiducia, attrazione, seduzione e intenzione effettiva del voto. Su questi principi Gentiloni è al primo posto in quanto fiducia, secondo in seduzione, quarto in attrazione. È seguito dal presidente del Senato, Pietro Grasso e il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Dopo il ministro per la Cultura, Dario Franceschini; il leader della Lega Nord, Matteo Salvini; l’ex primo ministro Matteo Renzi e l’ex premier e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi.
Che cosa prevede il Quirinale
C’è già l’aria di campagna elettorale, ma il Colle non ha ancora sciolto le Camere. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sembra volere attendere lo svolgere della situazione.
Il capo dello Stato sicuramente attenderà fino all’approvazione della manovra, prevista per prima della fine dell’anno. A seguire si dovrà decidere la data delle elezioni, che potrebbe essere il 4 marzo.
Il Colle andrà incontro a giornate molto difficili. Nessun partito riuscirà – con i sondaggi d’oggi – a raggiungere la soglia prevista dalla legge elettorale per avere la maggioranza e formare il governo. Servirà quindi un’alleanza. Ad oggi, il Movimento 5 Stelle è il partito che da solo prenderebbe più voti. Mattarella però non vuole avanzare nessuna decisione sulla base dei sondaggi. Dopo il voto, ci saranno 20 giorni per insediare le nuove Camere. Il risultato elettorale è ancora tutto da vedere.