L'attentato è stato sventato nella mattinata del 12 Dicembre, verso le 7 30 presso Port Authority, la più grande stazione di bus in America. Un tassista ventisettenne del Bangladesh, Akayed Ullah, è stato arrestato dalla polizia. L'ordigno sarebbe esploso accidentalmente presso la banchina della Metropolitana di New York: soltanto 4 i feriti incluso l'attentatore, nessuno in pericolo di vita. Il terrorista nascondeva un tubo-bomba nei propri vestiti, ma il piano sarebbe andato in rovina prima della vera esplosione. Evacuate le principali linee metropolitane della città, mentre vengono rafforzate le misure di sicurezza presso le mete principali di traffico urbano, quali il Times Square, l'Empire State Building e il World Trade Center.

Le motivazioni che avrebbero spinto l’attentatore ad agire risiederebbero nelle affermazioni provocanti del presidente americano in merito alla designazione di Gerusalemme quale capitale d’Israele. Dunque, un oltraggio al popolo palestinese secondo il terrorista. Tuttavia, ulteriori affermazioni dell’uomo avrebbero confuso gli inquirenti nel tentativo di individuare le ragioni del gesto: “Hanno bombardato il mio paese e volevo fare del male qui”. Frase che lascia spazio a fraintendimenti, dal momento che il Bangladesh è un paese alleato degli USA. Una fonte ufficiale, la quale ha chiesto l'anonimato, ha informato i media dei fatti, secondo quanto comunicato dalla Associated Press. La notizia ha suscitato i commenti di sdegno dell'opinione pubblica, ma anche la reazione del governo statunitense.

Le parole di Donald Trump

Il presidente Donald Trump afferma: "Chi viene giudicato per atti terroristici merita condanne più dure, pena di morte inclusa". Continua, "Gli Stati Uniti devono dimostrarsi fermi contro il terrorismo e gli estremisti, affinché le istituzioni possano fronteggiare gli attacchi terroristici". Severa anche la Casa Bianca, dove la portavoce Sarah Sanders afferma di voler condurre una Politica di chiusura all'immigrazione, attraverso l'irrigidimento delle frontiere e una riforma per l'entrata nel paese grazie al criterio del "merito".

Non è la prima volta che il presidente degli Stati Uniti parla della necessità di reintrodurre la pena di morte per gli atti di terrorismo, generando ondate di malcontento e protesta nell’elettorato, come nell’establishment democratico. Nel frattempo, il governo Usa e provvederà al rafforzamento delle misure di sicurezza in tutto il paese.