Attilio Fontana torna sulle espressioni riferite a Radio Padania e chiede scusa per aver parlato di 'razza bianca'.

Le scuse

Il candidato del centro destra alla presidenza della Regione Lombardia corregge il tiro e chiede perdono per aver utilizzato il termine 'razza bianca'. "Si è trattato di un fraintendimento, non volevo usare quelle parole" ha detto Fontana, "Ritengo che comunque vada regolarizzata questa immigrazione di massa, non possiamo far entrare chiunque, dobbiamo sapere chi sono queste persone, da dove vengono, che scuola faranno" ha proseguito.

Per concludere ha affermato: "Se diventassi presidente della Regione vorrei un report da parte del governo per sapere quanti immigrati intende far entrare".

Già ieri a Tgcom24 aveva fatto una parziale retromarcia affermando che le sue parole erano state inopportune, ricordando però che la stessa costituzione parla di razze.

La replica di Timmermans

Il vicepresidente della Commissione Europea ha voluto ricordare i valori che muovono l'Europa parlando di uguaglianza tra tutte le razze e di pericolo vero nell'esclusiome degli altri. "La vittoria delle due guerre ci ha detto che i diritti umani sono indispensabili per i nostri paesi, chiunque creda a questi diritti non può accettare nessuna forma di razzismo".

Queste le sue parole.

La vicenda

Attilio Fontana qualche giorno fa in un suo intervento a Radio Padania aveva affrontato il tema immigrazione affermando che non è possibile accettare tutti poiché "numericamente non possiamo starci tutti, vanno fatte delle scelte, se andare avanti così o se preservare la nostra etnia, ovvero la razza bianca".

Queste le parole finite dell'occhio del ciclone e che hanno dovuto far chiedere scusa all'ex sindaco di Varese.

La difesa di Salvini

Il segretario della Lega Nord ha espresso la propria solidarietà a Fontana e ha riferito che continuerà ad essere il canditato presidente per la regione Lombardia. Nessun passo indietro quindi, anzi Salvini ha rincarato la dose parlando degli sbarchi e dell'islam: "Siamo sotto attacco, le nostre tradizioni, cultura, società e modo di vivere sono in pericolo." - " A gennaio sono ricominciati gli sbarchi, è una vera e propria invasione" ha proseguito "sono a rischio secoli di storia che rischiano di essere spazzati via se sottovalutiamo il fenomeno islamico". Continua dunque la linea dura del leader del Carroccio su Islam e immigrazione.