In questo periodo si sta registrando un fortissimo stato di tensione tra Israele e Polonia dopo l’approvazione della controversa legge sulla Shoah e le recenti dichiarazioni da parte del Premier Polacco Mateusz Morawiecki nel corso della Conferenza sulla sicurezza a Monaco. Infatti, quest’ultimo, dopo una domanda sul collaborazionismo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, ha chiaramente ammesso che in questa circostanza fu presente il coinvolgimento non solo dei polacchi, ma anche di ebrei, russi, ucraini e tedeschi. Queste parole hanno immediatamente scatenato una reazione molto dura da parte del Primo Ministro Israeliano Netanyahu.

Quest’ultimo ha infatti dichiarato che queste affermazioni possono considerarsi decisamente oltraggiose e dimostrano chiaramente un’incapacità di comprendere la Storia. Infine, ha aggiunto che le parole di Morawiecki possono considerarsi una vera e propria offesa nei confronti delle vittime della tragedia dell’Olocausto.

La fatidica domanda di Ronen Bergman

Questa domanda piuttosto fatidica è stata posta da parte di un reporter investigativo israeliano, ovvero Ronen Bergman ed è stata anche accompagnata da diversi applausi. Quest’ultimo ha inoltre ammesso che sua madre nel corso della Seconda Guerra Mondiale fuggì dalla Polonia per non essere catturata da parte della Gestapo. Tutto ciò si è ovviamente riferito alla recente e controversa legge sulla memoria dell’Olocausto voluta fortemente da parte dell’attuale Premier Polacco Morawiecki.

Questa nuova norma ha principalmente lo scopo di difendere la verità storica in merito alla tragedia della Shoah, ma allo stesso tempo attribuisce ben 3 anni di carcere a coloro che sostengono il coinvolgimento della Polonia all’interno dei crimini nazisti. Di conseguenza, questa legge ha destato molto scalpore in varie potenze straniere come per esempio Stati Uniti, Unione Europea e lo stesso Stato d’Israele.

Rischio di revisionismo e negazionismo

È abbastanza evidente che questa legge molto dibattuta potrebbe aprire le porte a diversi casi di “revisionismo” e a una controversa riscrittura della Storia, mediante la quale si rischia di negare l’evidenza dei fatti. Inoltre, il Premier Israeliano Netanyahu ha deciso di attaccare la sua controparte polacca in ogni modo, grazie ad un intervento molto aggressivo e polemico.

Egli ha cercato più volte di sottolineare che questa legge può considerarsi un vero e proprio oltraggio al popolo ebraico, in quanto può reputarsi a tutti gli effetti una forma legalizzata di “negazionismo”. Inoltre, ha ampiamente criticato la risposta di Morawiecki di fronte alla domanda del giornalista Ronen Bergman. Infatti, ha ammesso che le sue parole possono considerarsi concretamente una totale mancanza di sensibilità nei confronti della tragedia del popolo ebraico. Infine, ha dichiarato che Morawiecki in seguito alle sue affermazioni può qualificarsi addirittura come una persona totalmente incapace di comprendere la Storia.