Sono iniziate ieri mattina le operazioni preliminari di apertura delle buste contenenti le schede elettorali dei residenti all’estero che hanno votato per corrispondenza. E la cosa inizia già a creare problemi, malumori e a far scattare le prime denunce. I votanti esteri sono quasi 4,3 milioni e le operazioni si stanno svolgendo in un gigantesco capannone della protezione civile a Castelnuovo di Porto, in cui saranno occupate circa diecimila persone: una parte saranno presidenti e scrutatori che costituiranno i millesettecento seggi necessari per scrutinare la mole di schede arrivate per posta; la restante è costituita dai vari rappresentanti di lista.

Caos da metà pomeriggio

I primi malumori si sono palesati nel pomeriggio. Circa 100 seggi infatti non si erano ancora insediati a causa della mancanza di presidenti e scrutatori. I sacchi con le buste non erano stati ancora aperti e il traffico causato da una così ingente mole di persone ha contribuito a rallentare ulteriormente le operazioni. Infatti molti scrutatori e presidenti sono rimasti bloccati in ingorghi sul raccordo anulare, mentre altri regolarmente nominati hanno abbandonato il seggio adducendo che fosse impossibile lavorare in queste condizioni. A denunciarlo un presidente di seggio giunto per tempo sul posto.

I funzionari della corte d’appello sarebbero molto preoccupati per l’andamento delle operazioni tra: seggi chiusi, sottocomposti (in meno di tre componenti per legge non si può procedere), malumori e ovviamente per i ritardi che si son creati e si andranno a dilatare.

Le denunce dei rappresentanti di lista

I rappresentanti delle varie liste, presenti sul posto al pari di presidenti e scrutatori per vigilare sulla regolarità delle operazioni di spoglio, hanno tuttavia iniziato a denunciare le criticità. Uno dei primi a rilasciare delle dichiarazioni in merito è stato Alessandro Fusacchia rappresentante della lista +Europa con Emma Bonino.

Fusacchia ha affermato che molti presidenti di seggio non stanno procedendo secondo regolamento. Non stanno infatti spuntando il nome dei votanti sul librone rosa degli aventi diritto una volta estratto dalla prima busta il numero identificativo.

Questo sarebbe un primo controllo atto ed evitare eventuali brogli. Ma non solo, Fusacchia inoltre ha denunciato che le schede anziché essere riposte nell’urna prima dello spoglio, vengono aperte, e questo è un fatto gravissimo perché comporta l’annullamento del voto.

Secondo Fusacchia, si stanno annullando centinaia di voti provenienti dall’estero. Il rappresentante di lista afferma di aver protestato in particolare col personale che si starebbe occupando delle buste in arrivo dal consolato di Francoforte, senza aver ottenuto risposta. Per questo motivo il rappresentante di +Europa avrebbe denunciato la vicenda ai carabinieri.