Maria Elisabetta Alberti Casellati è il nuovo presidente del Senato. La Casellati, candidata a Palazzo Madama in quota Forza Italia, nel partito di Berlusconi sin dal 1994, ha ottenuto i voti di M5S e Lega, dopo il blitz di Matteo Salvini contro il candidato di bandiera forzista Paolo Romani. In queste ore, fioccano sui mass media biografie più o meno lusinghiere nei confronti della neo eletta seconda carica dello Stato. Tra gli aspetti negativi più citati c’è, senza dubbio, quello della nomina della figlia, Ludovica Casellati, nel ruolo di capo della segreteria del ministero della Salute nel 2005, pochi giorni dopo la nomina della madre a sottosegretario proprio alla Salute del governo Berlusconi.
Inevitabili le accuse di nepotismo e clientelismo nei confronti della presidente del Senato Casellati. La quale, però, da anni respinge con forza queste accuse, come nel 2011 quando, ospite unitamente a Marco travaglio della trasmissione Otto e Mezzo, condotta da Lilly Gruber, ebbe un durissimo scontro sull’argomento con il direttore del Fatto Quotidiano. Confronto poi replicato, nello stesso studio, due anni dopo, nel 2013. Ecco i video.
2011: Casellati e Travaglio litigano dalla Gruber (video)
Siamo nel 2011. La scena si svolge all’interno degli studi di La7, durante la diretta della trasmissione di approfondimento politico, Otto e Mezzo, condotta da Lilly Gruber. Gli ospiti sono l’allora parlamentare di FI, ora presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio.
Gli animi si scaldano subito e, a un certo punto, Travaglio risponde così ad una provocazione della Casellati: “Guardi signora, se vogliamo parlare delle nostre biografie possiamo fare una bellissima trasmissione, nella quale lei potrà raccontare come abbia fatto ad assumere a spese del popolo italiano sua figlia”. La berlusconiana risponde piccata: “Lei su questo ha l’abitudine ad insultare, perché mia figlia non è stata assunta da me, si è licenziata da un lavoro a tempo indeterminato a Publitalia (azienda di proprietà di Berlusconi ndr), per lavorare un anno con me, per darmi una mano con un rapporto fiduciario al ministero, rimettendoci anche economicamente.
Forse avrei dovuto denunciarla per questa cosa che ha scritto nel suo libro e forse lo farò per precisare la questione di mia figlia”.
Lo scontro prosegue nel 2013 (video)
La scena si ripete, quasi identica, il 9 settembre 2013. Questa volta il dibattito tra Casellati e Travaglio ha come oggetto la possibile decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi (poi effettivamente avvenuta) per colpa della retroattività della colpa stabilita dalla legge Severino, votata anche dallo stesso centrodestra.
“Se io avessi un’azienda - accusa Travaglio – e negli anni ‘80 chiamassi l’avvocato Mills (David ndr) e gli commissionassi di creare 64 società off shore in paradisi fiscali sparsi in tutto il mondo...”. A quel punto la Casellati ha l’improvvida idea di interrompere urlando il direttore del Fatto che, come da suo carattere, non la prende bene. Dopo attimi di silenzio che in tv sembrano un’eternità, la Gruber riesce apparentemente a calmare le acque. Ma Travaglio ormai è un fiume in piena. “No, no, Lilly io ti ringrazio - dice con voce strozzata - ma io chiudo qui perché è assolutamente impossibile fare un collegamento senza riuscire a finire una sola frase e interloquire con le puttanate che dice questa signora, quindi che vada avanti da sola con le sue puttanate”. “O va via lui, o me ne vado io”, rispondeva la neo presidente del Senato.