Ieri primo giorno lavorativo dopo la nomina da Presidente della Camera per Roberto Fico che utilizza l'autobus per muoversi. Ovviamente non sono mancate parole di apprezzamento per il gesto che, in linea su quanto propagandato dal movimento negli ultimi anni, l'esponente di spicco del 5Stelle ha voluto fare come esempio. La foto del presidente che prende l'autobus insieme a tutti gli altri fa sicuramente il suo effetto e rincuora tutta la base militante del movimento grillino.

L'uso dei mezzi pubblici

Nel suo secondo giorno come terza carica dello Stato Fico prende un altro mezzo pubblico: il treno direzione Napoli, con un posto in seconda classe accompagnato dalla compagna.

Qualche passeggero lo immortala con il suo tablet e smartphone: "Nulla deve cambiare sotto questo punto di vista, è importante per me. Oggi sono in treno, in seconda classe e poi taxi. Deve rimanere tutto semplice e umile", dichiara Fico. Certamente un'impresa degna di nota, ma la motivazione è data principalmente da motivazioni politiche. "Questo è il Movimento", racconta di lui Di Maio, ovvero la lotta ai privilegi. Potrebbe trattarsi di una mossa di marketing, ma è presto per dare un giudizio e bisognerà vedere se questo comportamento verrà adottato per tutta la durata del suo incarico. Per quanto riguarda invece gli spostamenti dell'esponente grillino nella legislatura precedente, le cose sono andate diversamente e i suoi viaggi non sono stati interamente gratuiti per i cittadini.

L'uso del taxi è centrale nella vita Politica di Fico, tra gli anni 2013 e 2017, l'attuale presidente della camera ha speso 15 mila euro per i tassisti. Ricostruire interamente tutti i suoi percorsi non è affatto semplice, anche perché sulle ricevute dei taxi non vengono riportate le tratte (dunque non si può capire se è stato usato per motivi istituzionali o privati).

Non è una cifra considerevole, si tratta di circa 280 Euro al mese di media a cui va sommato il rimborso dei biglietti dei mezzi pubblici.

Le spese poco trasparenti

Probabilmente sarà un gesto encomiabile l'uso dei mezzi pubblici per un parlamentare, ma è pur vero che il grillino sembra non essersi mai dimenticato di farsi restituire un solo centesimo.

A marzo 2017 ha chiesto il rimborso per 1,50 Euro di ticket dell'autobus, a maggio invece 4,50 Euro e ad Aprile 7,50. Nel 2016 ci fu una polemica a causa della sua bolletta telefonica, circa 12 mila Euro. Riguardo le spese per l'alloggio si è fatto rimborsare a dicembre dello scorso anno circa 2.500 Euro.