Siamo oramai arrivati alla conclusione di una delle tornate elettorali più incerte della storia repubblicana. Tra due giorni si andrà a votare e da Lunedì, in base ai risultati, come prevede la Costituzione, il 'pallino' sarà nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dello staff dei suoi consiglieri.

L'incubo dello staff presidenziale è la nuova legge elettorale, conosciuta con l'orribile nome di 'Rosatellum' che, a detta di molti, potrebbe creare notevoli problemi per la composizione di una maggioranza parlamentare e, conseguentemente.

di un Governo stabile.

Come molti sapranno, la maggioranza dei seggi viene attribuita solo a quella lista o a quella coalizione che riesca a superare nella quota proporzionale il 40% dei voti validi. Dai sondaggi resi pubblici fino a due settimane prima del voto nessuno sembra in grado di raggiungere quella soglia, per cui il Quirinale avrà l'ingrato compito di provare a costruire una maggioranza dopo essersi consultato con tutte le forze parlamentari eletti come prevede la carta costituzionale.

Sicuramente al Quirinale si sta lavorando da giorni a questo scenario che secondo molti osservatori è ritenuto molto probabile. E qui entrano in gioco i cronisti parlamentari più abili nel cercare di conoscere anticipatamente su quali ipotesi si stia lavorando.

Prende quota l'ipotesi Franceschini?

La bomba di oggi viene lanciata dal quotidiano Libero che lancia, quale incaricato a formare un ipotetico Governo di larghe intese, l'attuale Ministro della Cultura Dario Franceschini. La storia Politica, la solida e storica amicizia con il Presidente Mattarella e l'atteggiamento privo di polemiche contro gli avversari in campagna elettorale vengono visti come fattori utili nell'indicarlo tra i papabili.

Politico di lungo corso con una lunga carriera tra le fila della vecchia DC prima e della Margherita, è tra i fondatori del PD ed ha sempre svolto un ruolo di dialogo e mediazione con le altre forze politiche. Queste sue caratteristiche sarebbero viste dal Quirinale ideali per poter tessere quel Governo PD-Forza Italia che molti elettori vedono come il fumo negli occhi.

Esistono però delle negatività, osserva il quotidiano milanese, nel fatto che il partito di Franceschini, con tutta probabilità, potrebbe, sempre stando ai sondaggi di 15 giorni fa, arrivare dietro sia ai 5 Stelle che alla coalizione di centro destra. Ma questo apparente problema, in politica, se supportato da una eventuale maggioranza parlamentare, potrebbe essere superato.

L'unica cosa sicura è che finalmente tra 48 ore si vota e da lunedì saranno i numeri veri e non i sondaggi a tenere il banco e ad indicare la strada al Presidente Mattarella.