Una burla, una presa in giro, uno scherzo, o come si dice nel gergo di internet una trollata. Questo è ciò che è accaduto ad un raduno della Lega Nord. Ma quello che spaventa di più, è la leggerezza con cui questo bluff si è trasformato in una vera e propria fake news, che va ad alimentare il clima politico rovente di questi giorni, troppo spesso sfociato in episodi di violenza che né i protagonisti dello scenario politico nostrano, né i mezzi di informazione sembrano in grado in grado di mitigare.

La falsa Repubblica del Kekistan

Una bandiera verde, che sembrava ricordare una bandiera nazista, delle K disegnate sopra, che di solito non promettono nulla di buono, e la stampa italiana è partita all’assalto.

Sono infatti comparsi diversi articoli su giornali di estremo rilievo italiani (Corriere della Sera e La Repubblica) che sottolineavano come alla manifestazione di Matteo Salvini, svoltasi pochi giorni fa a Milano, ci fossero bandiere riconducibili a sedicenti gruppi neonazisti americani.

Niente di tutto ciò è vero. La bandiera in questione è quella del Kekistan, un inesistente stato nato grazie ad alcuni troll (che nel gergo della rete sono coloro che intervengono in discussioni proponendosi come disturbatori o coloro che fingono di essere qualcun altro prendendo in giro chi li legge). Il richiamo della bandiera ad alcuni gruppi di estrema destra americana è voluto ma il vessillo è decisamente diverso, proprio perché lo scopo è quello di trarre in inganno chi la osserva.

E questo è ciò che è accaduto alla manifestazione del partito di Matteo Salvini, dove un giovane militante leghista ha voluto dimostrare come non ci sia bisogno di internet per creare una fake news.

Augusto, il diciannovenne che ha preso in giro l’informazione tradizionale

Augusto Casali, 19 anni di Lucca, studente di scienze politiche a Pisa è la mente di questo scherzo.

Il ragazzo, militante leghista, che collabora come social media manager per il partito, ha voluto portare la bandiera al comizio per un motivo ben preciso. Il suo scopo era quello di dimostrare come le notizie false non nascano solo online e infatti il Kekistan nasce proprio per prendere in giro coloro che vedono fascisti da tutte le parti.

Augusto inoltre, si è anche ispirato alla pagina facebook “God Emperor Trump”, creandone un surrogato italiano: “Dio Imperatore Salvini”, che è una pagina decisamente satirica. In pratica lo prende in giro, ma nello stesso tempo considera il leader leghista gran comunicatore e si dice affascinato dalle sue idee.