Nell'attesa che lunedì 12 marzo il Partito Democratico prenda atto delle dimissioni annunciate e formalizzate in questi ultimi giorni dal segretario uscente Matteo Renzi, giungono delle interessanti dichiarazioni di Ettore Rosato in merito alle primarie.

Secondo il capogruppo del PD alla Camera, Renzi non correrà alle prossime primarie, e non dovrebbe farlo nemmeno Carlo Calenda. Intanto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, in un'intervista a Radio Capital allontana l'ipotesi di una collaborazione con il movimento 5 stelle per la formazione del nuovo governo.

Matteo Renzi e Carlo Calenda non correranno alle primarie

Un tweet pubblicato alcune ore fa, riporta uno stralcio dell'intervista che il capogruppo dei Partito Democratico alla Camera, Ettore Rosato, ha rilasciato questa mattina a "Omnibus". Il politico triestino ha affermato che né Matteo Renzi, né Carlo Calenda parteciperanno alle prossime primarie. La sconfitta del PD durante le elezioni politiche del 4 marzo ha lasciato il segno soprattutto nell'ex Premier che, deluso dal risultato negativo, in questi giorni ha annunciato le sue dimissioni.

Secondo Ettore Rosato, neanche Carlo Calenda potrà concorrere alle primarie, poiché si è appena iscritto al partito. Inoltre il capogruppo del PD alla Camera ha chiarito che non vi sarà alcuna alleanza di governo né con il Movimento 5 Stelle, né con il centrodestra guidato da Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.

Rosato, infatti, ritiene che chi è stato prescelto dagli italiani debba dimostrare, ora più che mai, di essere in grado di guidare il Paese.

Orlando esclude una collaborazione con il M5S

All'interno del Partito Democratico, si è aperto il dibattito circa un'eventuale collaborazione con il Movimento 5 Stelle per formare una nuova maggioranza di governo.

Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, intervenuto a Radio Capital, ha spiegato che solo il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, può e deve dare un incipit in tal senso. Qualora il Presidente della Repubblica dovesse suggerire un'intesa tra PD e M5S, sarebbe necessario chiarirgli che questa strada sarebbe decisamente impossibile da percorrere.

Intanto, proprio oggi Mattarella, in occasione della festa della donna, ha comunicato che è dovere di tutti i partiti dotarsi di "senso di responsabilità" e pensare al bene degli italiani. Tuttavia, tenendo conto delle ultime dichiarazioni di Rosato e Orlando, il Partito Democratico sembra piuttosto fermo sulle sue posizioni.