Simone Pillon, neo-senatore leghista e fondatore del Family Day, annuncia la sua prima battaglia in parlamento: dopo essersi opposto all’introduzione della teoria Gender nelle scuole, adesso è aperta la “caccia alle streghe”. Quel che è buffo è che non si tratta in questo caso di un modo di dire, ma di un dato di fatto. La denuncia di Pillon è contro l’insegnamento della stregoneria nelle scuole, episodio che sarebbe avvenuto nella scuola primaria di Mocasina, in provincia di Brescia. Quelle che il neo-senatore definisce “lezioni di stregoneria”, con tanto di pozioni magiche e simboli dipinti sulle braccia, altro non sono che un progetto di intercultura.

L’argomento deliberato dal consiglio di istituto è “Fiabe e racconti dal mondo”, dall’Afganistan al Pakistan, mentre le attività che hanno destato scalpore erano delle drammatizzazioni di alcune delle fiabe scelte con tanto di trucchi e costumi di scena: tutt’altro che magia nera!

Il fenomeno della paura nella coscienza di massa

Negli ultimi decenni gli storici si sono occupati molto dello studio della paura nelle società. Una società può essere vittima di una paura collettiva per due ragioni: per un pericolo reale, come ad esempio un’epidemia di peste, oppure potrebbe essere in preda alla paura senza sapere perché. Quando la paura non è legata ad una causa reale, ma solo ad un sentimento collettivo di insicurezza, succede che non è la causa a scatenare la paura, ma sono le paure che “creano” le minacce.

È in questo caso che parliamo di “caccia alle streghe”.

Tra gender, diavoli e uomo nero

Non è raro che i politici decidano di “incanalare” le paure della società verso un capro espiatorio. Così facendo non soltanto si sgravano dalle proprie responsabilità, ma allo stesso tempo, additando dei presunti pericoli, si auto-proclamano protettori della collettività.

In questo caso non sono i politici che non riescono a far fronte al problema della disoccupazione, ma sono gli immigrati che rubano il lavoro.

Per tornare alla cronaca, Pillon ci vuole mettere in guardia: la lobby gay aveva già cercato di traviare le menti dei nostri figli e voleva farlo introducendo la teoria gender delle scuole.

Avrebbero confuso le menti dei bambini e prodotto un esercito di piccoli pervertiti. Adesso la minaccia è cambiata: non sono più le lobby gay che vogliono “prepararci un mondo al contrario”, ma ci stanno salvando dal demonio in persona.