Silvio Berlusconi è ancora al centro delle attenzioni, soprattutto da parte del movimento 5 stelle. Negli ultimi giorni è stato Luigi Di Maio, sostenuto dai suoi elettori, a schierarsi apertamente contro l'ex presidente del consiglio e fondatore di Mediaset, facendolo in maniera netta e rischiando di compromettere le trattative con la Lega volte a formare un nuovo governo per il paese. Al contempo, il leader dei pentastellati ha cercato sostegni altrove, ovvero tra gli esponenti del Partito Democratico.

Ma Di Maio non è l'unico, tra i grillini, ad avere un pensiero non proprio positivo su Silvio Berlusconi.

In queste ultime ore, infatti, anche Alessandro Di Battista - ormai ex parlamentare - ha voluto dire la sua sull'ex Cavaliere del Lavoro, affidandosi ad uno degli strumenti di comunicazione più utilizzati dai pentastellati, ovvero Facebook.

Male assoluto

Di Battista è stato un vero e proprio fiume in piena contro il presidente di Forza Italia. Nel post pubblicato sul noto social network, l'ex deputato M5S ha definito Berlusconi "male assoluto dell’Italia da 25 anni", ritenendo al contempo inammissibile che un Paese come l'Italia, una Repubblica fondata sul lavoro, sia invece vittima del "ricatto politico".

Secondo l'attivista del Movimento 5 Stelle, per rilanciare il Paese è necessario porre fine al cosiddetto "berlusconismo" e a tutto ciò che rappresenta.

Ma l'ex parlamentare non si è limitato a parlare solo di Berlusconi, inserendo nella sua "invettiva" anche la Lega di Matteo Salvini.

Di Battista, infatti, si è chiesto di cosa abbiano paura gli esponenti del "carroccio", e per quale motivo si ostinino a confermare la loro collaborazione con Forza Italia. Il grillino, dunque, si è domandato quale arma abbia in mano Berlusconi - oltre alle televisioni - per tenere saldamente con sé la Lega.

Lo scrittore e attivista romano ha concluso il suo intervento, chiedendosi come possa, un partito che sovente parla di legalità, stringere accordi con un uomo che possiede una "naturale capacità a delinquere" (parole del Tribunale di Milano).

Un livore di famiglia quello di Di Battista, che fa eco alle parole del padre, pronunciate qualche giorno fa in occasione delle prime consultazioni con il Capo dello Stato.

In quell'occasione, Vittorio Di Battista aveva voluto dare un consiglio a Di Maio: "Luigi, pulisci il divano dove si è seduto il nano".

La difesa delle capogruppo

Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini sono intervenute immediatamente per condannare le parole del pentastellato. Le capogruppo di Forza Italia al Senato e alla Camera hanno definito "ignobile" l'invettiva di Di Battista, e hanno fatto appello a tutte le altre forze politiche (Movimento 5 Stelle compreso), affinché prendano posizione contro le dichiarazioni irresponsabili dell'ex deputato. Secondo le due esponenti di FI, infatti, così come è stato capace di attaccare duramente Berlusconi, prossimamente l'attivista pentastellato potrebbe rivolgere le sue pesanti accuse anche nei confronti di altri esponenti politici.