Le formazioni politiche sono ormai pronte a un nuovo giro di consultazioni, il centrodestra come noto salirà al colle unito, Luigi Di Maio invece continua nella sua Politica ostruzionistica nei confronti di Silvio Berlusconi. Ma le cose, in un periodo convulso e di incertezze mutano in fretta, e Di Maio potrebbe finire per pagare l’inesperienza nell’arte del compromesso, una componente fondamentale in politica, specialmente a livello nazionale. Anche perché Matteo Salvini, che ha passato il mese post voto a mediare e a comportarsi come un perfetto statista; dopo l’annuncio dell’unità del centrodestra, sembra voler rompere definitivamente gli indugi.

Pronti a governare da soli

Il Leader del carroccio, parlando a Terni, mette nero su bianco. Allo stato attuale, secondo il piano salviniano le situazioni son due: o si torna al voto (dove secondo il leader leghista il cdx potrebbe vincere tranquillamente da solo); o si governa da soli trovando i numeri in Parlamento.

Salvini è laconico: il centrodestra può dialogare con i 'secondi', se questi hanno intenzione di fare il bene del Paese e mettere giù un programma serio e le idee ben vengano. Ma a fare il governo ci deve provare chi ha vinto, non chi è arrivato secondo. A fargli eco è Giorgia Meloni, che dichiara come non si possa prescindere da un presidente del Consiglio proveniente dal centrodestra.

Salvini conclude anche con una stoccata regionale, augurandosi di poter liberare ben presto anche l’Umbria, storica roccaforte rossa, dal Partito Democratico.

Rischio isolamento per Di Maio

Luigi Di Maio tira dritto, ma secondo il Giornale, dietro gli atteggiamenti da duro sembra iniziare a farsi strada un po’ di insicurezza.

Le opzioni del leader pentastellato son sempre le stesse: governo con la Lega senza FI oppure governo con PD. Contratto di governo alla tedesca. Un ulteriore opzione potrebbe essere un governo di scopo che si occupi di Def e legge elettorale; mentre in estrema ratio si potrebbe parlare di elezioni anticipate; che potrebbero modificare lievemente le percentuali dei principali contender e a cui Di Maio potrebbe partecipare ancora come leader, venendo modificata la regola dei due mandati dei Grillini.

Ostenta sicurezza Di Maio, anche in vista delle prossime elezioni regionali dichiarando che il Molise sarà la prima regione governata dal movimento 5 stelle. Ma intanto sullo sfondo sembra farsi sempre più nitida l’ombra di Roberto Fico che potrebbe anche soffiare la leadership del Movimento all’attuale capo politico pentastellato.