Nuova bufera in casa movimento 5 stelle. A farne le spese, la neo senatrice Vittoria Bogo Deledda pizzicata dalle Iene, la nota trasmissione televisiva in onda sulle reti Mediaset. La Deledda, è stata eletta a Palazzo Madama nelle scorse elezioni del 4 marzo in Sardegna, dove i cinque stelle hanno dominato la competizione elettorale.

L’accusa delle Iene e le prime reazioni politiche

L’inchiesta del programma di Italia Uno è di quelle pesanti, e rischia di aprire un caso non da poco. L’accusa mossa alla neosenatrice da Filippo Roma, riguarderebbe il fatto che la Bogo Deledda avrebbe usufruito di 243 giorni di malattia consecutivi, quasi un anno intero, che si sarebbero magicamente interrotti proprio in occasione delle campagna elettorale da cui la protagonista della vicenda è uscita vincitrice.

La Deledda, fino all’elezione, era dirigente al settore servizi socio assistenziali del comune di Budoni, in Sardegna, e i giorni di malattia erano stati giustificati da una sindrome da Burn-Out.

Scontate le reazioni del mondo politico. Mentre Luigi Di Maio, capo politico del Movimento predica calma e attende di visionare le carte per poter far luce sulla vicenda; il deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi passa subito al contrattacco, chiedendo ai ministri del lavoro e della sanità ancora in carica: Giuliano Poletti e Beatrice Lorenzin, di valutare un’ispezione per valutare la situazione.

La difesa dell’interessata

Cerca di difendersi via social e in maniera elegante la Senatrice chiamata in causa.

Più sbrigativo il marito che ha messo K.O. l’operatore della trasmissione televisiva. La dirigente pubblica infatti, come nello stile del Movimento, ha affidato ad un post su facebook la sua difesa. La Deledda, “accusa” l’inviato delle Iene di non essersi minimamente documentato sulla vicenda, e di non essersi reso conto che il problema di salute che l’ha colpita sia dovuto proprio al fatto di aver lavorato troppo nei suoi 25 anni di servizio.

La protagonista della vicenda, vede poi le accuse come strumentali, solo per essersi posta al servizio della politica.

Il web che non perdona

Ma il popolo del Movimento 5 Stelle sembra aver già voltato le spalle alla propria cittadina rappresentante. In molti ne chiedono già l’espulsione, e la reazione del marito sembra aver aggravato la situazione.

Oltre gli scherni, sono gli insulti -cui l’interessata non replica- ad essere particolarmente amari: si va dal “parassita” alla falsa, dalla ipocrita alla delinquente, ma non mancano anche epiteti quali scroccona o senza vergogna. Resta ora soltanto da capire come si muoveranno i vertici del M5S per cercare di mettere la parola fine a questo episodio.