Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha coinvolto i diretti interessati (Cdx e M5S), per verificare e certificare l'esistenza di un possibile accordo politico, per la formazione di un nuovo Governo, e per la designazione del candidato Premier. Difatti, l'incarico assegnato dal Capo dello Stato al Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, rispondeva a quella esigenza. Dalle consultazioni di quest'ultima, con le forze interessate, l'accordo Cdx-M5S, non è apparso possibile, e si poteva anche evitare il 'traccheggio' consumato, con maggiore chiarezza tra i soggetti interessati.

In fondo, le pregiudiziali erano chiare anche prima del dialogo tra le parti citate.

Contrasto fra FI e M5S

Il M5S insiste nel voler imprimere un 'cambiamento' all'azione di Governo, e sostiene che FI non sarebbe in grado di garantirlo. Le consultazioni, tenute dal Presidente del Senato, hanno constatato infatti le difficoltà, in particolare nei confronti di FI, di trovare un accordo col Cdx per formare una maggioranza di Governo: è solo possibile un accordo M5S-Lega. Si conclude così la prima fase della trattativa. A tutto questo, sono seguite, da parte di FI polemiche offensive nei confronti del M5S: 'il M5S non conosce l'ABC della democrazia' e 'li assumerei in Mediaset per pulire i cessi'.

Indagine in area M5S-PD

Ora invece, per avere un quadro completo, è necessario indagare sull'altro versante, e cioè in area M5S-PD. Stando alle voci di 'stampa', il Presidente della Repubblica potrebbe affidare l'incarico esplorativo al Presidente della Camera dei Depitati, Roberto Fico, che, al pari della sua collega del Senato, dopo le consultazioni con le parti interessate, dovrebbe riferire al Capo dello Stato.

Si è trattato di un modo corretto e scientifico di conoscere lo stato delle cose, per consentire una soluzione adeguata. Dagli eventi politici che si sono susseguiti in questi giorni, appare chiaro a tutti che il clima non sia dei migliori per stringere alleanze. I rancori della campagna elettorale sono sempre vivi e impediscono un confronto sereno, necessario per dialogare.

Intanto l'Italia, per far fronte agli impegni prossimi, ha bisogno di un Governo, con pieni poteri, in grado di tutelare i nostri interessi. Occorre responsabilità, mettendo da parte i tatticismi: sarebbe molto apprezzato da tutti gli elettori italiani.