Apprensione per il decorso post operatorio di Giorgio Napolitano. Ma non da parte di tutti. Sui social, infatti, s'è scatenata un'ironia pesante sul Presidente Emerito della Repubblica, ironia che è sconfinata nell'invettiva e nel tristissimo gioco di augurargli la morte. Sul blog Cinque Stelle, ad esempio, non sono mancati contenuti pesantissimi nei confronti di Napolitano che in queste ore è ancora sedato nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale San Camillo di Roma.
Giorgio Napolitano, malgrado il gusto macabro di parecchi contestatori sui social, resiste: a quasi 93 anni, l'intervento chirurgico, resosi necessario per parziale dissecazione aortica, pare non averne intaccato la forte fibra: la ripresa, in considerazione dell'età avanzatissima, si preannuncia lenta ma trapela ottimismo da parte dei medici del San Camillo.
La prognosi verrà sciolta domani. L'intervento è tra i più complessi di cardiochirurgia. La dissecazione può sfociare in emorragia fatale se i soccorsi non sono a stretto giro di minuti: Napolitano si è sentito male, accusando forti e continui dolori al petto, mentre si trovava in una clinica privata romana, in visita alla moglie Clio, ricoverata a causa di una caduta. I primi soccorsi hanno subito evidenziato la gravità della situazione con successivo ricovero al San Camillo per un intervento terminato alle due di questa notte. L'ultima uscita pubblica di Napolitano era stato il colloquio con Mattarella per il primo giro di consultazioni relative alla formazione del nuovo governo. Domenica sera, inoltre, era intervenuto nella trasmissione televisiva di Fabio Fazio.
La scelta di dimettersi
Napolitano, proprio in virtù dell'età avanzata, non ha completato il secondo settennato al Quirinale. Eletto Presidente della Repubblica per la seconda volta il 20 aprile 2013, in una situazione di stallo dovuto alle bocciature di Marini e Prodi, impallinati dai franchi tiratori del centro-sinistra, Napolitano si dimise il 14 gennaio 2015.
Un mese fa, da Presidente anziano del Senato nel giorno della prima sedute delle nuove camere, pronunciò dinanzi all'assemblea di Palazzo Madama un vero e proprio discorso politico, una radiografia del voto e la presa d'atto che gli elettori avevano severamente punito il Partito Democratico dando al Movimento Cinque Stelle e alla Lega una sorta di mandato a cambiare, netto ed inequivocabile. Ai "nemici" in versione social, nemmeno questo è bastato per non prodursi in commenti decisamente censurabili.