Sono momenti cruciali per la drammatica situazione politica del nostro paese, proprio in queste ore infatti è in corso un blindatissimo vertice tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che, a ormai novanta giorni dalle elezioni, dovrebbe finalmente portare alla stesura di una lista dei ministri che potrà essere approvata dal Capo dello Stato Mattarella.

Emilio Fede scende in campo per legalizzare le case chiuse e le droghe leggere

Nel caos più totale di questi ultimi giorni, è passato quasi inosservato il clamoroso annuncio di Emilio Fede, relativo ad una sua futura candidatura politica, che risulterebbe pressoché immediata nel caso in cui il Governo non dovesse formassi, e si dovesse ricorrere quindi a nuove elezioni nei prossimi mesi.

Il noto giornalista ha proposto il suo programma politico, o meglio, quello di 'Uno di Voi', il movimento da lui ideato, ai microfoni di ECG, programma radiofonico che va regolarmente in onda su Radio Cusano Campus, queste le sue parole: "Alle prossime Elezioni politiche sarò candidato, ho creato un movimento, si chiama 'Uno di voi'. Abbiamo intenzione di legalizzare la prostituzione, e vogliamo farlo attraverso la riapertura delle case chiuse. Niente scanali, anzi, lo fanno già in paesi civili come la Svizzera. Al contrario di quanto si pensa, le case chiuse contribuiscono notevolmente a mantenere l'ordine e la sicurezza. [...] Abbiamo intenzione anche di legalizzare le droghe leggere. Io sono dalla parte delle persone, contro la casta".

Emilio Fede contro gli organi di stampa che non hanno parlato della sua assoluzione

Nella parte finale dell'intervista il giornalista ha parlato anche dei suoi recenti guai giudiziari, finalmente risolti del tutto. Fede era accusato di aver sottratto dei soldi a Silvio Berlusconi, con l'aiuto di Lele Mora. La notizia, all'epoca dell'inizio delle indagini, aveva suscitato notevole clamore mediatico.

Non altrettanto si può dire relativamente alla notizia della recente assoluzione dell'ex direttore del Tg4, passata quasi in sordina, sia nei telegiornali che sulla carta stampata. 'Io con una notizia del genere ci avrei aperto il telegiornale', ha dichiarato il giornalista, che ha affermato di non aver affatto gradito il comportamento degli organi di stampa, che non hanno dato all'assoluzione un risalto mediatico minimamente paragonabile a quello dell'inizio delle indagini.