Lo scenario politico italiano sembra una fiction nel momento di più tensione. Domenica sera è saltato il lungo tentativo di formare un governo tra il Movimento 5 Stelle e la Lega. Giorni di bozze, contratti, negoziati e consultazioni sono andati in fumo.

L’articolo 92 della Costituzione

Mattarella ha ricordato ieri che, come prevede l’articolo 92 della Costituzione italiana, il capo dello Stato non può accettare imposizioni sui nomi dei ministri nella formazione di un governo. Lega e M5S non hanno voluto proporre alternative al nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia, ed è saltato tutto.

In un’intervista trasmessa su Radio Capital, Salvini ha dichiarato: “Giorgetti? Savona era il meglio non leghista, non grillino, che ci avrebbe garantito grandi risultati in Europa, nessun altro avrebbe avuto lo stesso successo. Giorgetti non avrebbe avuto lo stesso peso in Europa, lo sa lui e lo so io".

Nuovo protagonista: Carlo Cottarelli

Ora i riflettori sono su un nuovo protagonista: l’economista Carlo Cottarelli. Commissario alla spending review nominato nel 2013 dall’ex premier Enrico Letta, Cottarelli salirà alle 11:30 al Quirinale per ricevere dal Capo dello Stato il mandato a formare il governo “neutrale”. Il programma, forse, è quello di guidare il Paese per alcuni mesi fino a ottobre, quando ci saranno nuove elezioni.

Le divisioni del centrodestra

Questa crisi istituzionale e politiche è senza dubbi un duro colpo contro la leadership della Lega e il Movimento 5 Stelle. Il leader dei pentastellati, Luigi Di Maio, scommette per l’impeachment” del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’iniziativa è spalleggiata dal presidente del partito Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha invocato la data del voto sostenendo che il prossimo appuntamento elettorale sarà un vero referendum.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha preferito non pronunciarsi perché ieri sera era “troppo arrabbiato”. Invece Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, ha espresso appoggio e solidarietà a Mattarella dopo l’accusa degli “irresponsabili”.

L’ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha invocato: “Nervi saldi, ora salviamo il Paese”.

Visti dagli altri

Sul sito dell’agenzia americana Bloomberg, riferimento del mondo finanziario internazionale, “l'Italia sprofonda nel caos politico con i populisti che mettono nel mirino il presidente della Repubblica”. Il testo è molto duro e chiaro: "I leader populisti hanno staccato la spina al loro tentativo di formare un governo – si legge sul sito - è l’interpretazione di questa situazione e che il presidente ha respinto il nome di un ministro antieuropeo e anti-tedesco”.

Ma Bloomberg non è il solo sito d’informazione straniero a riferire il quadro di crisi istituzionale. Il quotidiano Financial Times scrive che “i populisti italiani abbandonano il tentativo di formare un governo. Possibile crisi istituzionale sulla reazione del presidente al ministro delle Finanze euroscettico".

Invece il New York Times si sofferma sull’aspetto che “i partiti populisti italiani, alla soglia del potere, falliscono nella formazione del governo". Per il quotidiano The Washington Post, "Italia nel caos, gli sforzi per formare il primo governo populista d'Europa falliscono".

Lo Spiegel dà per fatta la nomina di Cottarelli e titola: "Mattarella nomina ex economista del Fmi", anche se si tratta di “una soluzione temporanea". Dalla Francia Le Figaro avverte: "L'Italia affonda in una crisi Politica maggiore". E infine, il The Guardian scrive che si avvicinano nuove elezioni per gli italiani.