Luigi Di Maio e Matteo Salvini, vincitori delle elezioni del 4 marzo 2018, si sono di nuovo incontrati. Hanno ripreso il dialogo, già iniziato subito dopo le elezioni e poi interrotto, allo scopo di tentare un accordo per la formazione di un nuovo Governo. Molti i veti iniziali reciproci, che sono stati chiariti gradualmente. I due protagonisti sono partiti dai temi e dalla loro compatibilità con i relativi programmi elettorali, per valutarne la fattibilità. Nei tre giri di consultazioni con il Presidente della Repubblica, i partiti hanno illustrato i loro programmi, e si sono dichiarati disponibili ad accordi politici, per ricercare la maggioranza necessaria per governare.

La trattativa continua, e sembra prevalere l'ottimismo sull'esito dell'accordo in corso, che dovrebbe concludersi entro domenica prossima, 13 maggio 2018.

L'intesa a portata di mano

Il principale ostacolo alla trattativa è stato quello della incomunicabilità tra il M5S e FI, reduci da reciproche polemiche elettorali. Ciononostante, FI ha fatto un 'passo di lato', senza nulla concedere, e tirandosi fuori, per avere le mani libere. Uno degli ultimi punti da trattare fra Salvini e Di Maio sarà quello relativo al Premier e ai Ministri. Tutti sono in attesa, e sarà sicuramente un impegno difficile, come purtroppo, in tutte le formazioni di nuovi governi. Stando alle notizie che ci pervengono, il Governo in formazione si dovrebbe occupare di un programma con molti punti qualificanti, tra cui Reddito di cittadinanza, modifica della legge Fornero e legge anticorruzione.

Formazione della nuova compagine governativa

I particolari li sapremo molto presto. Si vocifera anche di una staffetta al comando, tra Di Maio e Salvini, che successivamente è stata smentita. 'Sulla composizione dell'esecutivo e del Premier sono stati fatti passi avanti' e prevale il desiderio di completare quanto prima il lavoro iniziato, per poter dare un Governo al paese.

Le prossime ore ci daranno nuovi dettagli sulla intesa in corso. Comunque gli incontri tra Salvini e Di Maio si susseguono e nel pomeriggio di ieri si sono anche incontrati i tecnici di diversi settori dei due schieramenti, per mettere a punto i particolari del contratto da sottoscrivere. Non è molto semplice perché, tra le due parti, vi sono molte differenze, ed in alcuni casi incompatibilità. Non è dato tutto per scontato l'esito: se non vi è accordo, si torna al voto.