Flavio Briatore ha perso la chance di investire a Otranto. Un'opportunità che non ha mai dimenticato e, per questo, non perde occasione per esprimere il suo punto di vista sul Sud Italia. Ai microfoni de La Zanzara il manager ha spiegato il motivo per cui, secondo lui, il reddito di cittadinanza non sarà un bene per il Sud Italia e perché non investirebbe più nel Meridione. Durante l'intervista rilasciata a Giuseppe Cruciani, Briatore ha sottolineato che al Sud non ci sono infrastrutture e le difficoltà sono grandi e numerose. E poi la gente non ha voglia di lavorare.

Secondo l'ex marito di Elisabetta Gregoraci, chi ha voglia di lavorare lascia quei territori.

Flavio Briatore pensa che il reddito di cittadinanza al Sud sia pura follia

Flavio Briatore ha cercato di creare una struttura meravigliosa a Otranto ma non ci è riuscito. Ha trovato numerosi ostacoli. La faccenda gli ha lasciato un po' di amaro in bocca. Durante l'intervista a La Zanzara, il noto imprenditore ha spiegato che, quando aveva deciso di investire nel centro pugliese, aveva contattato molte persone originarie della Puglia, ma nessuna aveva offerto la sua disponibilità. "Rimane chi non si sbatte molto per trovare un lavoro", ha argomentato Briatore, per il quale l'introduzione del reddito di cittadinanza al Sud rappresenta una follia.

L'ascesa di Flavio Briatore

Secondo il 68enne di Verzuolo, è assurdo dare il reddito di cittadinanza alla gente che vive nel Meridione, perché si finisce per pagare persone che stanno sul divano. Proprio riferendosi a chi non avrebbe mai lavorato, Cruciani ha chiesto un parere sul vicepremier Luigi Di Maio.

Briatore, senza usare mezzi termini, ha detto che Di Maio farà sicuramente meglio di Monti, e poi, secondo lui, non è vero che non abbia mai lavorato: "Fare la Politica è un lavoro".

L'imprenditore, sempre riferendosi al neo vicepremier e ministro, ha spiegato che non è semplice vincere le elezioni e conquistare cariche politiche così prestigiose. L'ex della Gregoraci ha ricordato che lui, come Di Maio, è partito da zero e solo con il tempo ha raggiunto grossi traguardi: a 12 anni, per esempio, raccoglieva le mele a Cuneo.

Cruciani ha chiesto poi un giudizio su Conte: il nuovo presidente del Consiglio, per Briatore, è un soggetto che non ha molti poteri, che sono invece nelle mani di Salvini e Di Maio. Il manager ha traslato per un attimo dall'ambito politico a quello societario, sottolineando che nelle imprese, quando due soci litigano, solitamente designano un terzo che faccia quasi da arbitro delle vicende.