Dopo quasi 3 mesi di vicissitudini, cambiamenti e colpi di scena, ieri si è finalmente delineata la lista dei ministri del Governo Conte ed oggi si dovrebbe procedere con il giuramento e la famoso rito del passaggio della campanella. Come fatto presente da molti, la presenza femminile è decisamente esigua. Tra le donne, spicca un cognome molto noto, quello di Giulia Grillo scelta come ministro della Salute.
Chi è Giulia Grillo
Contrariamente a quanto si possa pensare, Giulia non ha nessun grado di parentela con il fondatore del movimento. Si tratta dunque di un caso di omonimia.
Nata a Catania nel 30 maggio del 1975, è medico anatomopatologo, ovvero è medico legale. Attivista del movimento dagli esordi dello stesso nel lontano 2006, è arrivata al Parlamento per la prima volta nel 2013, nel 2008 si è candidata alle elezioni regionali siciliane.
Battaglie e obiettivi del ministro
Nella precedente legislatura è stata capogruppo alla Camera e nella commissione degli Affari Sociali, durante la quale si è battuta con l'approvazione di 3 mozioni sullo sblocco del turn-over del personale sanitario, migliorie sulla regolamentazione dell'intramoenia e le liste d'attesa. Tra le sue battaglie anche quella del giusto prezzo dei farmaci innovativi, dunque non quelli con un brevetto scaduto.
Tuttavia il suo impegno non è stato esclusivamente mirato solo a battaglie inerenti la salute. Giulia Grillo dall'iscrizione al meetup grillino del 2006 ad oggi si è anche dedicata a problematiche ambientali, come le trivellazioni in Val di Noto, o a problematiche legate alle mafie locali, con la creazione del comitato Addio Pizzo di Catania.
A suo carico si ricordano anche 4 proposte di legge e 213 atti di indirizzo e controllo alla Camera. Chiaramente contraria alla privatizzazione dell'acqua e all'obbligo dei vaccini, ha anticipato i futuri obiettivi da raggiungere anche sulla piattaforma Rousseau: migliorare i servizi sanitari, lavorando per una sanità pubblica, giusta e alla portata di tutti, anche i meno abbienti, mettendo anche il personale sanitario in posizione di poter lavorare nelle condizioni adeguate e ottimali, migliorando dunque le turnazioni, le assunzioni e prevedendo degli adeguamenti anche in termini di formazione ed aggiornamenti.
Le premesse per un governo del cambiamento, come definito dai due vice presidenti del Consiglio, ci sono. Sarà il tempo a trasformarle in realtà o illusioni.