Giuseppe Conte è l'uomo incaricato a elaborare la lista dei ministri che proietterà l'Italia in una fase cruciale della sua storia. Una scommessa importante quella affidata al Professore che dovrà rimandare al mittente le probabili accuse che gli pioveranno addosso da parte chi lo ritiene un presidente del Consiglio fin troppo condizionato dalle ingombranti presenze di Salvini e Di Maio all'interno dell'esecutivo.

E' a lui che è stata affidata la guida di un Governo che dovrà vincere lo scetticismo dei più. Di quelli che non credono alla possibilità che i leader della Lega e del Movimento Cinque Stelle possano coesistere in uno stesso sistema sistema governativo. Di tutti coloro che credono che quello da mettere in atto sia un programma populista e dalla difficile sostenibilità per il paese.

Adesso, però, si avvicina il momento in cui l'Italia conoscerà uno per uno gli uomini che dovranno governarla.

I ministri più probabili

Quello di Conte non sarà un ruolo facile anche per un altro motivo. La squadra che dovrà andare a scegliere infatti dovrà andare a mettere d’accordo tre menti apparentemente molto distanti nella filosofia: a quella di Salvini e Di Maio si aggiunge, infatti, quella del presidente della Repubblica Mattarella. Sarà lui, come la Costituzione prevede, ad avere l’ultima parola e c’è chi giura che sia pronto a non avallare tutte le scelte. Nel frattempo si è appena innescato il toto-ministri. C’è chi, ad esempio, racconta che Salvini abbia avuto un confronto con Maroni per ricevere qualche istruzione su quello che potrebbe essere il nuovo ruolo del leader della Lega all’interno dell’esecutivo: il Ministero dell’Interno.

Persino la nomina di Di Maio a capo di un delicatissimo Ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico appare quella più naturale alla luce del “contratto”. Il medico Giulia Grillo, del Movimento Cinque Stelle, potrebbe ricevere la nomina alla Sanità.

Le indicazioni

I talk show televisivi dedicano molto spazio all'ipotesi di Savona ministro dell'Economia.

La sua posizione particolarmente critica nei confronti dell'Europa potrebbe non essere gradita a Mattarella. Per tutti gli altri ministeri ci sarà ancora da attendere, ma stando alle parole di Conte sarà difficile attendersi l'ausilio di molti tecnici. Il Governo del paese sarà affidato a uomini politici. Agli Esteri si parla di Giampiero Massolo, ambasciatore ed ex presidente di Fincantieri.

Alla Giustizia, invece, l'avvocato Bonafede dei pentastellati risulta il favorito. La Lega tiene particolarmente al Ministero per l'Agricoltura ed in tal senso è Nicola Molteni il nome più indicato dalle previsioni. All'ambiente si potrebbe puntare su Sergio Costa, generale dei Carabinieri che condusse l'inchiesta sulla 'Terra dei fuochi' in Campania. Giulia Buongiorno, inizialmente pronosticata alla Giustizia, potrebbe occuparsi del Ministero per i Rapporti col Parlamento. A Laura Castelli pare possa toccare, invece, quello per le infrastrutture e a a Michela Montevecchi quello della Cultura. La proposta sarà sottoposta al Presidente della Repubblica entro la giornata di oggi.