"Libidine, doppia libidine, doppia libidine coi fiocchi". Questo è, senza ombra di dubbio, uno dei tormentoni più famosi di Jerry Calà, immancabilmente ripetuto in ogni sua apparizione pubblica. Questa volta, però, la comicità dell'attore veneto non c'entra nulla. Infatti, dopo aver pubblicato su Twitter il suo parere sostanzialmente favorevole nei confronti del governo M5S-Lega, si è trovato di fronte ad una incredibile risposta di Luigi di Maio, che ha ripetuto il suo tanto amato tormentone.
La vicenda
"Tutti si chiedono dove troverà questo governo i soldi per mantenere le promesse elettorali.
Basterebbe che il precedente governo gentilmente svelasse dove ha preso tutti quei miliardi per salvare le banche".
Con questo tweet tanto sintetico quanto efficace, Jerry Calà ha scatenato uno dei social network più famosi al mondo, trovandosi di fronte ad alcuni followers contrari al suo pensiero e ad altri, viceversa, favorevoli. Tra questi ultimi, si è schierato anche una figura di spicco dell'attuale Politica italiana. Si tratta del Ministro del Lavoro Luigi di Maio, che ha ritwittato ciò che ha scritto Jerry Calà. in segno di condivisione per le parole spese dall'attore nei confronti dell'operato del governo M5S-Lega. Se, fino a qui, la vicenda potrebbe non sembrare particolarmente rilevante, il commento al post realizzato dal politico è apparso quantomeno stravagante.
Di Maio, infatti, ha replicato alle parole di Jerry Calà utilizzando il suo famoso "tormentone libidinoso", creando un leggero imbarazzo nel popolo del web. Alcuni hanno reagito alle parole del ministro con ironia, sottolineando come "un governo del cambiamento" passi anche da questo nuovo modo di rapportarsi con le persone, mentre altri invece hanno duramente attaccato Luigi Di Maio, accusandolo di non rivestire il proprio ruolo con la sufficiente professionalità.
Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi! 😄 https://t.co/LmdSmj7c3L
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 5 luglio 2018
Jerry Calà diventa virale
Nonostante Jerry Calà non abbia certamente bisogno di ulteriore notorietà, il suo pensiero è incredibilmente diventato virale su Twitter (anche grazie al "retweet particolare" di Luigi Di Maio), finendo addirittura nelle tendenze italiane.
Intanto, il Ministro del Lavoro non ha cancellato il suo simpatico post, dimostrando ancora una volta di volersi discostare dal "modus operandi" comunicativo eccessivamente impostato della politica tradizionale degli ultimi anni.