Il tema dei diritti civili non sarà al centro del celeberrimo 'Contratto di governo', ma intanto alcuni esponenti del medesimo, versante Lega, non perdono occasione di rilasciare dichiarazioni o mettere in atto provvedimenti che sanno di 'picconate'. Così, a qualche mese di distanza delle dichiarazioni del ministro della famiglia, Lorenzo Fontana, sulle famiglie arcobaleno che "non esistono", il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dispone il cambio della dicitura sui moduli di richiesta della carta di identità. Nello specifico, il provvedimento è relativo alla richiesta del documento per i minori.
Salvini vuole che i termini 'genitore 1' e 'genitore 2' siano sostituiti con 'padre' e 'madre', tornando dunque all'antico. A scatenare l'ennesima bufera mediatica è lo stesso Salvini che ha postato sul suo profilo Facebook l'intervista concessa alla testata online di ispirazione cattolica "La nuova bussola quotidiana" che contiene la novità appena citata in merito alla dicitura dei moduli sul documento di identità. Dure critiche sono arrivate dall'opposizione di centrosinistra e dalle famiglie Arcobaleno. Secca la controreplica del vicepremier. "Se difendere il concetto di mamma e papà significa essere 'trogloditi', allora sono orgogliso di essere un troglodita".
'La Lega è per la difesa della famiglia naturale'
Nell'intervista concessa a 'La nuova bussola quotidiana', il ministro dell'Interno non fa altro che ribadire le sue posizioni, peraltro arcinote. "La Lega è per la difesa della famiglia naturale", puntualizza Salvini che, però, ribadisce che sull'argomento l'esecutivo non cambierà le attuali normative.
Questo perché la posizione del M5S sulla questione è decisamente differente. "I nostri alleati non sempre la pensano come noi, dunque ci accontentiamo che non vengano fatti altri danni". Nessun cambio delle normative, ma piccoli segnali, come nel caso della richiesta della carta di identità per i figli minorenni. "Mi hanno segnalato che sul sito del ministero dell'Interno, relativamente alla richiesta dei moduli, era presente la dicitura 'genitore 1' e 'genitore 2'.
L'ho fatta modificare ed ho ripristinato 'madre' e 'padre'. Farò tutto quello che è possibile per difendere la famiglia naturale fondata sull'unione tra uomo e donna". La picconata arriva anche sui matrimoni gay. "La mia posizione è fermamente contraria, motivo per cui in merito alla trascrizione dei matrimoni gay ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere, dopo aver richiesto il parere dell'avvocatura di Stato".
Le critiche e la controreplica del vicepremier
Marilena Grassadonia, presidente dell'associazione delle famiglie Arcobaleno, definisce "imbarazzante commentare queste iniziative del ministro dell'Interno che continua ad essere lontano dalla realtà. In Italia tante famiglie hanno due papà e due mamme, riconosciute dai Tribunali.
Questa realtà sociale deve essere riconosciuta anche dalla realtà amministrativa e dalla burocrazia". Motivo per cui, Marilena Grassadonia bolla come "affermazione propagandistica" l'iniziativa di Salvini di ripristinare le vecchie diciture nei moduli, quando "gli uffici stanno dando dignità a tutte le realtà". Durissimo nei confronti di Salvini anche il tweet di Arturo Scotto, dirigente nazionale di Liberi e Uguali.
#Salvini con un atto amministrativo prova a cancellare nei fatti migliaia di #famigliearcobaleno. Non passerà. Anni di conquiste sociali e civili non saranno spazzate via dalla propaganda di un troglodita che temporaneamente occupa il #Viminale.
— Arturo Scotto (@Arturo_Scotto) 10 agosto 2018
Da qui la risposta di Salvini, sempre affidata a Twitter.
Per la sinistra, difendere il concetto di MAMMA e PAPÀ significa essere “trogloditi”. Allora sono orgoglioso di essere un #troglodita! https://t.co/P8JoGCPAfi
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 10 agosto 2018
In realtà la disposizione del ministro Salvini potrebbe essere in contrasto con le leggi in vigore, alla luce delle tante sentenze che hanno riconosciuto la genitorialità di due persone dello stesso sesso.