La battaglia contro l'immigrazione clandestina, promossa dall'attuale titolare del Viminale, Matteo Salvini, prosegue senza sosta. Le notizie di nuovi flussi migratori incalzano nuove dichiarazioni del vicepremier e segretario leghista, ormai esasperato.

Salvini: 'Denuncerò le Ong complici degli scafisti'

Il ministro dell'Interno rende noto che la nave Aquarius 2 ha recuperato cinquanta persone al largo della Libia; se non bastasse, altri due gommoni, che ciascuno trasportano cento migranti, sarebbero in navigazione (si potrebbe dire, quindi, che non è ancora reso noto il luogo di sbarco degli stessi).

Ormai esasperato dalle affermazioni rimaste nel vuoto, Salvini annuncia un comportamento dal pugno di ferro: verranno denunciate per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina tutte quelle Ong che collaborano con gli scafisti.

Sempre secondo Salvini, le partenze dalla Libia, dopo il controverso caso Diciotti, si erano addirittura azzerate, mentre ora, a causa della nave Aquarius 2, che ha intralciato l'attività della guardia costiera libica, le partenze sono ricominciate. E ora sembra ricominciata un'odissea, che ormai prosegue da anni e senza soluzioni efficienti. Secondo alcuni giornali, la nave incriminata sta per essere cancellata dai registri navali di Panama, dopo aver già subito lo stesso trattamento da Gibilterra, in quanto considerata illegale e dato che non rispetta le comuni procedure.

Anche pochi giorni fa aveva rifiutato di collaborare con la guardia costiera libica e le intenzioni dell'esecutivo italiano appaiono fortemente indirizzate alla chiusura dei porti per navi simili.

Sul fronte migranti sussiste anche una forte agitazione nel Partito Democratico, specialmente da parte del governatore campano De Luca, il quale proprio ieri ha bloccato un soggetto nigeriano "sospetto" che stava entrando in un supermercato, consegnandolo alle autorità competenti: egli si è rivelato essere incensurato, privo di permesso di soggiorno, ma ospite in un centro di accoglienza.

Salvini: pronto decreto immigrazione e sicurezza

In questo periodo appare giunta a conclusione la redazione del decreto immigrazione e sicurezza targato Salvini. Innanzitutto, si prevede il raddoppio dei tempi di trattamento nei centri di permanenza per il rimpatrio, previsti ora in sei mesi, nonché la totale abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, ora previsti nei soli casi di cure mediche, calamità naturale nel paese di origine o per meriti (anche se non è ben chiaro cosa s'intenda per merito).

Un provvedimento drastico anche nei confronti dell'ottenimento (o della revoca) della cittadinanza italiana: i tempi per la sua concessione vengono innalzati (da due a quattro anni) nel caso di residenza o matrimonio, mentre viene prevista la decadenza della stessa per reati con finalità di terrorismo od eversione.

Viene, poi, ampliata la categoria di quei reati che, in caso di condanna definitiva, comportano la decadenza dello status di rifugiato: si aggiungeranno all'elenco, infatti, estorsione, rapina, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale e violenza sessuale.

Il decreto, poi, riserva ai soli titolari di protezione internazionale, nonché ai minori stranieri non accompagnati, i progetti di integrazione ed inclusione sociale. I richiedenti asilo, invece, troveranno accoglienza nei soli centri previsti (Cara).