Nella serata di ieri 22 settembre alla "Festa del Lavoro" organizzata da Articolo Uno-MDP a Roma, allo stesso dibattito a cui è intervenuto Pietro Grasso, ha parlato anche Isaia Sales, docente di "Storia delle mafie", saggista da sempre impegnato sui temi della legalità, ex parlamentare del PDS ed ex sottosegretario nel primo Governo Prodi.
Nel corso della serata Sales ha fatto delle forti critiche all'attuale Governo e in particolare a Matteo Salvini sulle modalità con cui sta gestendo il tema sicurezza.
Isaia Sales: 'Se Salvini crede che le mafie non siano pericolose lo dica pubblicamente: ma i mafiosi sono italiani'
Isaia Sales ha innanzitutto attaccato la gestione del Governo sul tema della criminalità: "Qualche anno fa i 5 stelle dicevano 'Fuori le mafie dallo Stato', ora sono passati a 'Fuori gli immigrati dall'Italia'. Il cambiamento delle priorità sul tema della sicurezza è stato radicale, come mai si era visto dal 1861. Un Governo deve sapere quali sono i suoi avversari sul piano della sicurezza pubblica. Che un ministro degli Interni non avverta che ad esempio c'è un problema dell'ordine pubblico a Napoli, significa che c'è stato un cambio di gerarchia: per lui gli immigrati sono più pericolosi dei mafiosi.
Questo è inaccettabile. Nell'Italia delle mafie c'è una normalizzazione delle stesse. Se Salvini ritiene che le mafie non siano pericolose, venga in Parlamento davanti al Paese a dire: 'Abbiamo scherzato, i mafiosi sono brava gente, il problema sono i neri'. Ma in realtà in Italia un'organizzazione mafiosa di tipo razziale non c'è ed i mafiosi sono italiani: siciliani, napoletani, calabresi, milanesi o romani.
Ma il capo del Viminale cambia radicalmente le priorità della sicurezza. Il fatto che la Commissione Antimafia non sia ancora stata ricostituita è un segnale del disinteresse sulla questione mafiosa, che da tema prioritario e diventato l'ultimo".
Sales: 'Cresce rancore nelle seconde generazioni di migranti, prima o poi avremo problemi di terrorismo'
Passando al tema dell'immigrazione, Isaia Sales ha poi detto: "Io sono preoccupato che a ogni radicalizzazione di qualsiasi tipo si contrappone un'altra radicalizzazione, ovvero quella di chi la subisce. In Italia in questi anni per fortuna non abbiamo mai avuto problemi di terrorismo. Molti hanno attribuito questo alla capacità investigativa e dissuasiva dei servizi segreti. Io credo che sia perché l'Italia si è comportata sull'immigrazione in maniera più umana rispetto ad altri paesi; se dovesse venire meno questa modalità, però l'Italia produrrà una generazione rancorosa verso chi ha trattato i padri in questo modo.
Quello che sta facendo Salvini noi lo pagheremo in problemi di ordine pubblico, sia perché trascuriamo i mafiosi, sia perché stiamo dando fuoco a un rancore e a un risentimento che prima o poi verranno a galla. Un ministro degli Interni che si comporta così verso settori che, in altre parti d'Europa attraverso la seconda generazione hanno dato vita a un terrorismo che ha sconquassato interi paesi, sta facendo malissimo il proprio lavoro di tutela della sicurezza degli italiani. Cominciamo a immaginare che cosa accadrà da qui a qualche anno, quando quelli che sono stati trattati in questo modo staranno comunque ancora in Italia e avranno un rancore permanente per come li abbiamo trattati".
A queste parole la giornalista che coordinava il dibattito, Liana Milella, ha chiesto ancora più esplicitamente a Sales se ritiene che la Politica di Salvini favorisca il terrorismo e lui ha risposto senza esitare: "Assolutamente sì, io ne sono profondamente convinto. Prima o poi avremo dei problemi".