“Mi hanno fermata perché avevo al collo un fazzoletto dell’Anpi. Incredibile. Ma in che Paese viviamo?”. Sono queste le parole con cui Ottavia Piccolo ha denunciato di essere stata bloccata sabato scorso dalle forze dell’ordine mentre cercava di entrare alla Mostra del Cinema di Venezia. L’attrice aveva annunciato la sua partecipazione ad un presidio organizzato da alcune sigle di sinistra di fronte al palazzo del Cinema del Lido. Naturalmente, la versione dei fatti fornita dalla Piccolo è finita immediatamente su tutte le prime pagine dei giornali, pronti a gridare allo scandalo e all’avvento di un nuovo fascismo in Italia.

L’unica voce fuori dal coro mediatico è quella di Giuseppe Cruciani, il conduttore del programma radiofonico La Zanzara che, dai microfoni di Radio24, ha bollato le parole dell’attrice bolzanina come “fake news”, fornendo un racconto diverso di quanto accaduto.

Il racconto di Cruciani a La Zanzara

Vado ai matti per questa vicenda di Ottavia Piccolo - si sfoga in diretta radio Giuseppe Cruciani durante la puntata da La Zanzara dell’11 settembre - perché i giornali danno un’importanza ridicola a una roba che si sono inventati perché non c’è nessuno scandalo. Non è stata fermata, come scrivono, perché aveva il fazzoletto dell’Anpi, è stata fermata perché c’è stata una manifestazione a cui lei aveva partecipato prima.

Non l’hanno riconosciuta, ma anche se l’avessero riconosciuta è uguale, i poliziotti hanno fatto il loro mestiere”.

In difesa dei poliziotti italiani e contro i radical chic

“Qui voglio difendere i poliziotti italiani ancora una volta - prosegue nel suo racconto Cruciani - ne ho incontrati tanti durante questa estate che mi hanno abbracciato, mi hanno detto sei tu che ci difendi grazie, i poliziotti, i carabinieri, le forze dell’ordine in Italia che vengono sbeffeggiate da questa attrice che dice ‘dovrebbero sapere cos’è l’Anpi, non mi possono fermare’.

I poliziotti l’hanno fermata dicendo ‘scusi un attimo, aspetti, qui non si può entrare con questa’, perché magari pensavano fosse una manifestante. E comunque non è successo nulla, dopo due minuti l’hanno fatta entrare. ‘Con Salvini non parlo, a Di Maio dico guardate dove ci state portando’ (il conduttore riporta le parole della Piccolo ndr).

No ma senti, senti la reazione (rivolto a Parenzo) come se fosse successo chissà che cosa. Non è successo un caz*o, niente. Basta con queste st*onzate dai”.

L’audio della Piccolo, Cruciani: ‘Fake news’

Cruciani prosegue poi la sua invettiva facendo riascoltare l’audio della voce di Ottavia Piccolo per dimostrare, secondo lui, l’esagerazione e la falsità della reazione avuta dall’attrice a Venezia. “Guardi con Salvini preferirei non parlare - risponde la Piccolo ad un giornalista - Con Di Maio, che non ho votato ma che mi sembrava comunque un Movimento che avesse a che fare con la democrazia, vorrei dire soltanto cercate di capire dove siete, in che Paese viviamo e dove ci stiamo dirigendo, dove ci state portando: fuori dall’Europa e fuori dai consessi civili secondo me”.

Una denuncia che Cruciani bolla senza mezzi termini come fake news: “Tutto questo perché è stata fermata dalla polizia per due minuti e poi le hanno detto entri pure. E secondo la ricostruzione sua e di altri perché aveva il fazzoletto dell’Anpi: fake news, tutte fake news”.