Carlo Calenda voleva soltanto organizzare un incontro per fare un punto sull'attuale fase politica, insieme con gli altri componenti dell'ultima squadra di governo con esponenti Pd. Aveva invitato Matteo Renzi, Paolo Gentiloni e Marco Minniti, individuati come i migliori interlocutori possibili per condividere l'analisi politica e per costituire l'ormai famoso fronte repubblicano, progetto caro all'ex ministro dello sviluppo economico. Non si aspettava che anche organizzare un incontro di vertice attraverso un invito a cena su Twitter potesse scatenare un'ondata di polemiche tale da colonizzare quasi totalmente il dibattito interno al Partito Democratico.
Così invece è successo: sui social si sono espressi in tanti, in troppi secondo Calenda, che spazientito dal chiasso mediatico ha deciso che la cena a casa sua non si farà più. "In questo contesto è inutile e dannoso", ha constatato mettendo un punto alla questione.
Dopo 24h di polemiche interne e amenità varie,a partire dalla disfida delle cene, ho cancellato l’incontro. Lo spirito era quello di riprendere un dialogo tra persone che hanno lavorato insieme per il paese e aiutare il @pdnetwork . In questo contesto è inutile e dannoso.
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 17 settembre 2018
La cena, la 'contro-cena' e la la disdetta
Il susseguirsi dei fatti riguardanti l'ormai celebre cena di Calenda è diventato fitto e richiede una ricostruzione.
Tutto è iniziato con un tweet dell'ex ministro che, intenzionato a riunire tutti i 'big' del Pd che condividono la stessa linea politica, ha invitato a cena Renzi, Gentiloni e Minniti. Gentiloni è andato incontro al collega accettando l'invito, ma ha approfittato per ribadire l'urgenza del Congresso, mentre il silenzio social di Renzi ha fatto pensare a un suo possibile distaccamento.
Nel pomeriggio di ieri, un altro esponente di spicco del Partito Democratico, Nicola Zingaretti - candidato alle prossime primarie - ha organizzato un'altra cena, pensata a modo suo: una 'cena sociale' in trattoria con numerosi partecipanti diversi. In pochi istanti il web l'ha ribattezzata 'la contro-cena', costringendo Calenda a twittare nuovamente nella speranza di evitare la contrapposizione tra i due eventi.
Troppo tardi: la macchina delle polemiche non si è riuscita ad arrestare, e quella cena che doveva essere riservata è finita per essere l'argomento principale del tema Pd.
E la cena diventa una cena in famiglia
"Errore mio" ha ammesso Calenda in un altro tweet, senza poi contare l'infinità di commenti relativi all'annullamento della cena - ai quali l'ex ministro risponde sempre, uno per uno. Sperando, alla fine, di chiudere l'argomento con una battuta: "L'unico prossimo passo è portare a cena i miei figli".
Per me l’unico prossimo passo è portare a cena i miei figli. Pizza, Chinotto e insalata (per me). E archiviamo così la cena delle beffe. https://t.co/9y0O4L2dXe
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 18 settembre 2018