Intervenuto ad Agorà, il senatore a vita ed ex presidente del consiglio, il bocconiano Mario Monti, ha espresso le sue personali impressioni e preoccupazioni sulla manovra economica e, in particolare, sulle promesse elettorali sottoscritte dall'asse M5S-Lega. Intervistato da Serena Bortone, egli ha dichiarato: "Il punto che vorrei sottolineare è questo; le promesse elettorali, in particolare per queste elezioni, sono state emesse in una sorta di vuoto pneumatico, di nirvana o di paradiso terrestre. Come se poi chi andasse al Governo potesse ragionare prescindendo dalla collocazione internazionale dell'Italia, dagli accordi internazionali ed europei e prescindendo dal vincolo finanziario cioè dalla ristrettezza delle risorse disponibili".

Il Presidente dell'Università Bocconi di Milano ha aggiunto: "Mandati al Governo da grandi quantità di voti, i governanti attuali stanno scoprendo, un po' per volta, sulla loro strada la realtà, quella che avevano negato per anni e poi in particolare nei mesi della campagna elettorale. Allora vediamo emergere sulla strada gli inciampi relativi alla TAP, relativi alla TAV, cose che esistevano, che erano note. E soprattutto il venir meno di una condizione che siccome si è stati eletti e siccome si fa la volontà del popolo, quest'ultima comporti automaticamente la creazione del denaro per soddisfare quelle promesse e quella volontà. Hanno fatto semplicemente promesse elettorali sganciate dalla realtà".

Monti: 'Un Paese diventa più sovrano se contribuisce a potenziare l'Unione Europea'

L'ex Ministro dell'Economia e delle Finanze ha spiegato: "Se il Governo cambia la manovra, farà cosa saggia e perderà ulteriormente molta credibilità dopo gli altisonanti propositi di non muoversi di un millimetro. A questi livelli di spread le banche soffrono.

Certo, ci sono due modi per fronteggiare l'eventuale restrizione del credito da parte delle banche: aprire le casse dello Stato alle banche e l'altro è chiudere le bocche dei responsabili politici. Questo è un sistema più costoso politicamente per gli interessati ma le assicuro molto più conveniente economicamente per i cittadini, per i contribuenti e per le stesse banche".

"Io credo che contro i sovranisti l'azione da fare sia spiegare ai cittadini, al popolo, agli elettori, che coloro che si chiamano sovranisti lavorano in realtà per ridurre quel poco di sovranità nazionale che i Paesi hanno. E un Paese europeo può cercare di diventare un po' più sovrano solo se potenzia l'Unione Europea e non viceversa", ha concluso il senatore a vita Mario Monti.