L’Italia si conferma il Paese più euroscettico tra quelli appartenenti all’Unione europea. Solo il 44% dei cittadini italiani, infatti, ad oggi voterebbe favorevolmente se dovesse essere chiamato ad esprimere la propria preferenza in un referendum simile a quello sulla Brexit tenutosi in Gran Bretagna. È questo il risultato più significativo venuto fuori da un sondaggio di Eurobarometro, commissionato dalle stesse istituzioni di Bruxelles. La media dei cittadini europei favorevoli invece a restare nell’Europa unita è del 66%.
I risultati del sondaggio Eurobarometro
‘Se domani dovesse essere indetto un referendum in merito alla permanenza del suo Paese nell’Unione europea lei come voterebbe?’. È questa la domanda posta da Eurobarometro a circa 30mila cittadini della Ue attraverso un sondaggio. I più euro-entusiasti si sono dimostrati lussemburghesi e irlandesi (accusati non a caso di essere due paradisi fiscali) con una percentuale ‘bulgara’ dell’85%. Seguono a ruota Germania, Svezia e Olanda con percentuali superiori all’80%. Tutti Paesi, quelli citati, che godono più degli altri delle facilitazioni economiche del mercato unico. In coda alla classifica, come detto, c’è proprio l’Italia, dove il 44% degli intervistati ha assicurato che voterebbe per restare nella Ue, a fronte di un 24% di persone convinte che sia meglio uscire e un 32% di indecisi.
Poco meglio di noi fanno Repubblica Ceca (47% di favorevoli) e Croazia, dove però più della metà degli intervistati (52%) voterebbe per il ‘remain’.
Italiani favorevoli all’euro ma conviti che l’Italia si stata sfavorita dall’ingresso in Ue
Passando al giudizio della popolazione tricolore non sulla permanenza in Ue, ma sul mantenimento della moneta unica, le percentuali si rovesciano: il 65% degli intervistati vorrebbe mantenere l’euro anche se votasse favorevolmente per l’Italexit.
In questo caso, addirittura, la media tricolore supera quella europea, dove la fiducia nell’euro si ferma al 61%. Opinione che, però, torna inevitabilmente negativa se si torna a parlare degli effetti che l’appartenenza all’Unione ha avuto sul nostro Paese. Solo il 43% degli italiani è infatti convinto che lo Stivale abbia tratto dei vantaggi dall’ingresso nel mercato unico.
Il nostro è il solo Paese dove, su questo specifico quesito, la percentuale dei ‘soddisfatti’ sia inferiore al 50%. In testa alla classifica ci sono gli irlandesi con il 92%, seguiti dai maltesi con il 91% e da Estonia e Lituania con l’88%. Ma anche polacchi, lussemburghesi e danesi fanno registrare percentuali molto alte. Nella parte opposta della classifica, sopra al fanalino di coda italiano troviamo l’Austria e la Bulgaria.