La Lega di Matteo Salvini si conferma lanciatissima come primo movimento politico italiano. È questo il dato più importante emerso dagli ultimi Sondaggi politici effettuati dall’Istituto Ipsos e pubblicati oggi, 6 ottobre, sul Corriere della Sera. Superato di qualche punto percentuale, come ormai si registra da mesi, il M5S di Luigi Di Maio. Le due forze politiche di maggioranza, comunque, se considerate insieme, superano in scioltezza il 60% delle preferenze nelle intenzioni di voto degli italiani. Il resto, ovvero le briciole, se lo spartiscono le opposizioni che, a dire la verità, non se la passano per niente bene.

Il Pd resta inchiodato sotto ai numeri, già deludenti, delle elezioni politiche. La sinistra di LeU sembra destinata ad una rapida scomparsa. Mentre, a destra, sia Forza Italia di Berlusconi che Fd’I della Meloni devono fare i conti con i loro voti drenati dal carisma salviniano.

I sondaggi Ipsos del 6 ottobre: Lega primo partito ruba voti a centrodestra e M5S

I sondaggi politici pubblicati oggi, 6 ottobre, dal Corriere della Sera, sono stati effettuati dall’Istituto di ricerca Ipsos di Nando Pagnoncelli tra il 2 e il 4 ottobre, intervistando un campione rappresentativo della popolazione italiana di circa 1000 persone. Come già accennato, la prima forza politica del Paese resta sempre la Lega di Matteo Salvini che arriva a toccare la stratosferica quota del 33,8%, praticamente il doppio rispetto alle politiche del 4 marzo (aveva il 17%) e, comunque, in continua ed inarrestabile ascesa.

A fare le spese della brillantezza dell’astro mediatico salviniano sono, in primo luogo, i quasi alleati di centrodestra. Forza Italia, infatti, cala ancora vertiginosamente fino al 7,8% (aveva il 14% il 4 marzo), mentre i Fratelli d’Italia della Meloni precipitano al 2,4%, dimezzando praticamente i propri consensi. A fornire qualche voto alla Lega ci pensa anche il M5S che, pur mantenendo un notevole 28,5%, non incassa ancora i frutti del varo del reddito di cittadinanza, lasciando per strada circa 4 punti percentuali rispetto a qualche mese fa.

La crisi della sinistra sembra irreversibile

Se a destra ride solo la Lega, a sinistra, invece, nessuno ha la voglia, né tantomeno la possibilità, di festeggiare. La crisi in cui è piombato il Pd ormai già da qualche tornata elettorale non sembra trovare sbocchi positivi. I Dem, infatti, si attestano a quota 17,1%, dopo essere scesi quasi fino al 15.

I loro ‘alleati’ nella sgangherata coalizione elettorale del 4 marzo, invece, ottengono l’1,9% con Più Europa di Emma Bonino e un insignificante 0,6% con le altre liste (come quella della desaparecida in parlamento Beatrice Lorenzin). Se ci spostiamo ancora più a sinistra, poi, Liberi e Uguali vede ormai il baratro con il suo 2,4%, con buona pace del progetto portato avanti da Bersani, D’Alema & co. che sembra ormai naufragato.