Il duello verbale tra il ministro Matteo Salvini e Roberto Saviano si arricchisce di una nuova puntata. L'attacco arriva dallo scrittore e giornalista napoletano attraverso i suoi account sui social network dopo aver saputo di essere stato citato più volte negli ultimi giorni dal leader della Lega, suo storico avversario.

Oggetto del contendere l'approvazione del 'decreto sicurezza' e la conseguente decisione del ministro dell'Interno di rivedere il sistema di assegnazione delle scorte. Salvini ha citato Saviano nel commentare le nuove norme in materia di immigrazione e lotta alla criminalità e la risposta, anche se in ritardo, è puntualmente arrivata.

Salvini è un parassita che vale davvero molto poco

L'intellettuale campano ci è andato giù pesante contro il suo avversario al governo, definendolo alla stregua di un parassita che non vale nulla ed invitandolo a dimostrare realmente il suo valore di politico. Toni realmente duri al limite della querela derivati dal fastidio provato per essere stato tirato in ballo da Salvini nel commentare positivamente l'approvazione del decreto del quale si è assunto la paternità.

La querelle però assume toni ancora più aspri con le dichiarazioni di Salvini riguardanti la revisione delle scorte per tutti coloro che ne godono attualmente. Ricordando che l'Italia è la nazione che fornisce il maggior numero di uomini per tale delicato servizio, il ministro ha spiegato di aver raccomandato una revisione delle assegnazioni.

Occorre rivedere la posizione di circa 600 assegnazioni

Salvini, come è noto, non si è mai espresso direttamente sulla tutela nei confronti di Roberto Saviano, ma molti osservatori ritengono che la querelle con lo scrittore riguardi anche questo argomento molto delicato. Secondo il ministro ci sono circa 600 le posizioni che devono essere vagliate dall'apposita commissione ministeriale, alla quale egli non appartiene per legge e che ha l'autonomo potere decisionale.

Alcune posizioni potranno essere riviste per essere rafforzate, mentre per altre, secondo Salvini, sarebbe giusto ridurre il personale per destinarlo ad altri incarichi. Molte scorte sono ritenute al limite dell'inutilità, e tra queste non è detto che non ci sia il caso dello scrittore divenuto celebre con Gomorra.

In serata la querelle tra il ministro dell'interno e Roberto Saviano ha fatto registrare l'ultima puntata ad opera di Matteo Salvini.

Sul suo profilo il noto politico del Carroccio ha pubblicato un articolo inerente gli insulti che vi stiamo raccontando commentando con molta ironia e ricordando che, per fortuna, lo scrittore sarà assente alla manifestazione organizzata dalla Lega per il prossimo 8 dicembre a Roma.