Gino Strada non sta dalla stessa parte del Governo. Un'opinione che, tra l'altro, era ben nota, ma che ora si arricchisce di nuove evidenze. Quelle che ha offerto nel corso di un intervento pubblico a Poggio Reale, a margine del Festival dei diritti Umani. Le interviste rilasciate sono state l'occasione per manifestare il suo punto di vista particolarmente critico nei confronti dell'esecutivo in carica e di chi lo compone, con tanto di stoccate piuttosto decise alla sinistra.

Decreto Salvini criticato da Gino Strada

Gino Strada, medico e attivista, ha fondato insieme alla moglie Emergency.

Un'associazione che appartiene alla categoria ong, molto spesso osteggiate dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini, sebbene il campo d'azione sia diverso rispetto a quelle che operano nel Mediterraneo e che prestano soccorso ai migranti. Strada ha comunque voluto dire la sua sul cosiddetto Decreto Sicurezza e sui tagli economici che prevede nel settore dell'accoglienza. "Penso sia una forma di razzismo e di fascismo" ha commentato, anticipando che. con buona probabilità, questo decreto "non passerà senza conseguenze". Le frecciate al Governo sono piuttosto decise. "Purtroppo - ha poi aggiunto - abbiamo a che fare con persone con una mentalità molto gretta, ristretta e che occupano posizioni di potere".

Secondo il medico, la logica conseguenza dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni non farà che aumentare il tasso di sofferenza, poiché sarà ristretta la possibilità di aiutare delle persone. "Ci sarà - ha proseguito - una mobilitazione di molti, perché questo decreto è contrario a leggi, trattati internazionali e diritti umani.

E' veramente una schifezza".

Per Strada Salvini è un Minniti più spavaldo

A chi gli chiese se confida nel Presidente Mattarella rispetto alla possibilità che possano essere apportate dei cambiamenti al decreto, in nome della Costituzione, risponde in maniera piuttosto sincera: "Spero di si. Così mi sembra davvero pesante". "La sinistra in Italia - ha continuato - è sparita.

Si è proprio volatilizzata, non c'è più opposizione". "L'idea dell'egoismo, della prevaricazione, del disinteresse verso le persone e i loro problemi a me - ha aggiunto - sembra veramente brutta come cosa. Disegna una società chiusa e che non ha prospettive di futuro". "Abbiamo definito - ha concluso - la politica di Minniti una guerra ai migranti. Salvini porta avanti le stesse cose in un modo più spavaldo perché non ha problemi di dover rendere conto a una base che ha una formazione democratica. La politica di Minniti è stato il primo atto nei confronti dell'immigrazione basato una serie di fake news, bufale e fasità e odio verso le persone. A me spaventa la semina dell'odio".