Luigi Di Maio, ospite della trasmissione di La 7 e Giovanni Floris, ha avuto modo di non deludere le attese che prevedevano una puntata ricca di contenuti. L'aspro confronto con il direttore di Repubblica Calabresi, ma anche il confronto con altri giornalisti in studio è stata una fase che ha permesso di conoscere la sua opinione su molti aspetti della vita politica personale e di altri fatti che, invece, riguardano la sua famiglia. Il Ministro del Lavoro, in particolare, è stato molto duro nei confronti di Maria Elena Boschi che, nei giorni scorsi, era stata protagonista di un video in cui idealmente diceva di voler parlare con il padre del leader grillino.

Di Maio si è messo a disposizione delle Iene

L'inchiesta de "Le Iene" che ha portato alla luce alcuni lavoratori che avrebbero lavorato alle dipendenze del padre di Di Maio in nero ha scatenato la reazione della deputata del Pd. Ad Antonio Di Maio augurava di non conoscere lo stesso fango che gente come il figlio e i suoi amici avrebbero gettato contro la sua famiglia e allo stesso modo di riuscire a difendersi da accuse sempre più stringenti. L'ospitata del ministro a La 7 è stata l'occasione per conoscere la piccata replica del capo politico pentastellato. Di Maio ha più volte evidenziato come, pur restando legato affettivamente e vicino a suo padre, è pronto a prendere le distanze da eventuali comportamenti che siano al di fuori dei canoni appropriati.

Allo stesso modo si è detto pronto persino a collaborare con Le Iene affinché si faccia luce sulla vicenda, fornendo tutta la documentazione necessaria. Ci ha tenuto, però, a precisare come, al di là dell'attacco della Boschi, la posizione dei due sia radicalmente diversa.

Di Maio spiega la differenza con la Boschi

"Avrei fatto come la Boschi se avessi utilizzato l'ispettorato nazionale del Lavoro, che sta sotto di me, per coprire mio padre, invece, ci ho nominato un generale dei Carabinieri".

Rimanendo sulla stessa lunghezza d'onda di Di Battista, il ministro ha inteso porre in risalto il fatto che nel caso della Boschi occorre precisare che, da ministro, si rese protagonista di alcuni atti che il M5S ha a lungo osteggiato.

"Sappiamo dalle inchieste che la signora in questione andava da Unicred o alla Consob per chiedere una mano per la banca del padre.

Erano i figli che cercavano di aiutare i padri che avevano fatto malefatte e facevano malefatte anche loro. Se dieci anni fa mio padre ha sbagliato io prendo le distanze da quel comportamento (non da mio padre a cui voglio bene) e porto le carte alle Iene io".