Vincenzo De Luca contro il governo: non è una novità. Il governatore della Campania sceglie ancora una volta l'ironia pungente per criticare i membri dell'esecutivo. Solo qualche settimana fa consigliava a Matteo Salvini di puntare a Rosy Bindi come prossima compagna di vita, adesso i toni diventano molto più accesi. E' notorio quanto l'opinione del presidente della regione campana sia fortemente critica nei confronti di un Movimento Cinque Stelle che non ha mai apprezzato, men che meno il suo capo politico Luigi Di Maio. De Luca è tornato sulla vicenda che ha riguardato il padre del ministro del Lavoro, fornendo una chiave di lettura piuttosto sorprendente.

De Luca sta dalla parte del padre di Di Maio

De Luca e Di Maio condividono giusto la comune origine campana, poco altro. Il governatore non perde occasione per manifestare tutto il suo dissenso nei confronti dell'operato, delle idee e della figura di colui il quale, oggi, è il numero uno del Movimento Cinque Stelle. Tra i suoi "cavalli di battaglia" politici c'è sicuramente il reddito di cittadinanza, un qualcosa che continua ad essere visto con un certo scetticismo dal governatore campano. Nel corso della sua consueta intervista a Lira Tv ha detto la sua in maniera piuttosto tagliente: "Nessuno ha capito niente, neanche loro. Abbiamo assistito a cose imbarazzanti. Il vicepremier ha dichiarato che si stanno stampando le schede per erogarlo, ma era una palla".

De Luca ha sottolineato come alle domande di merito si stia rispondendo con una certa vaghezza, testimonianza di come il progetto, al momento, sia piuttosto fallace. La sua previsione è piuttosto netta: "Cercheranno di dare un po' di soldi prima delle elezioni europee e la storia si chiuderà".

De Luca difende il padre di Di Maio

"Quello che indigna - prosegue - è il livello di cialtroneria di questi signori e l'abitudine a truffare gli italiani". De Luca prosegue così e definisce i grillini "cafoni arricchiti" che gestisce le istituzioni come se fossero la bottega di famiglia. "Hanno perso la testa con delirio di onnipotenza" tuona e si augura che alcune vicende aiutino i pentastellati a tornare con i piedi per terra.

Quando, invece, gli si chiede se le sue invettive riguardino anche il caso del padre di Di Maio la risposta è sorprendente: "Lui è un sant'uomo, già è stato penalizzato dalla natura per avere ottenuto quella discendenza". Parole che non rasserenano certo il clima tra De Luca e i grillini.