Lega in piazza a Roma: una manifestazione che parte con un minuto di silenzio per la tragedia nella discoteca delle Marche, vicino ad Ancona. Una Piazza del Popolo gremitissima, ma anche silenziosissima durante questi sessanta secondi. Il leader della Lega e vicepremier italiano, Matteo Salvini è apparso emozionato, con gli occhi lucidi. Attorno a sé i sindaci leghisti arrivati da tutta Italia. "Non può essere una festa a Roma se nella notte sei persone, ragazzi, sono rimaste vittime di una tragedia", esordisce così il segretario del Carroccio.

'Datemi mandato per trattare con l'Ue'

Il primo messaggio di Matteo Salvini è andato alla criminalità e a chi commette errori in generale con l'ormai famoso slogan 'La pacchia è finita!'. Successivamente ha parlato di Europa: 'Va cambiata'. Per sostenere questa sua tesi ha parlato dei venti di crisi che soffiano anche in nazioni come la Germania e la Francia ed ha chiesto agli italiani: "Datemi mandato per trattare con l'Ue. Vogliamo un’Europa che risorge e che torna a lavorare, che riprende a sperare in un futuro migliore".

'Non ci sarà nessuna tassa in più'

Nel corso della settimana si è discusso di tasse auto e, più precisamente, di possibili aumenti sulla tassazione dei veicoli più inquinanti.

In tal senso Matteo Salvini ha rassicurato gli automobilisti ed è stato molto chiaro: 'Non ci sarà nessuna tassa in più'. Uno degli obiettivi di questa giornata era quello di sdoganare l'identità di un partito che è stato sempre visto come 'il partito del nord'. A questo proposito, i sondaggi danno alla Lega il 31% circa dei consensi.

Oggi, con questi numeri, la Lega di Salvini sarebbe il primo partito italiano. Durante il suo intervento, Salvini ha rispettato tutti gli slogan da 'prima gli italiani' a 'l'Italia rialza la testa' ed ha manifestato la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dal suo partito: "Quando la Lega del 4% manifestò in questo piazza, mai avrei pensato che gli italiani ci dessero la forza di essere il primo movimento politico di questo Paese".

'Cose giuste per 60 milioni di italiani'

"Leggendo i giornali ogni giorno, non posso ovviamente ripetere 'molti nemici molto onore', altrimenti mi rimproverano di nostalgie che non ho. Ed io dei nemici faccio volentieri a meno. Però leggendo ogni tanto i giornali la mattina, mi accorgo che siete nel giusto, che abbiamo iniziato il cammino giusto. Perché se i 'portavoce' di alcuni poteri forti fanno da mesi di tutto per fermare noi, la Lega, questo Governo e la voglia di risorgere di questo splendido Paese, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per sessanta milioni di italiani. E non molleremo mai. Vi do la mia parola d'onore che andrò fino in fondo e non molleremo mai.

E non saranno né gli attacchi, né le denunce, né le bugie, né le minacce a fermarci!"

Sul Decreto Sicurezza: 'Chi lo critica non lo conosce, forse ha letto Topolino'

Matteo Salvini ha difeso anche il decreto Sicurezza: "Chi lo critica non lo conosce. Forse ha letto Topolino. È un provvedimento che aiuta i sindaci, le forze dell’ordine, quelli che qualcuno chiama sbirri e io considero fratelli". La manifestazione in Piazza del Popolo (dove sono arrivati 80 mila leghisti da tutta Italia) si è conclusa con un bagno di folla per Salvini.