In post apparso sul blog del Movimento 5 Stelle il Vicepremier Di Maio si è schierato dalla parte dei Gilet Gialli, affermando che la loro protesta è animata dagli stessi principi del suo partito. Ha inoltre offerto la disponibilità di alcune funzioni della piattaforma Rousseau nel caso il movimento francese di protesta fosse interessato a utilizzarla. Ha quindi concluso con un attacco diretto nei confronti del ministro dell'interno francese Castaner.
Il sostegno di Di Maio ai Gilet Gialli
Il vicepremier pentastellato Di Maio ha scritto sul blog del movimento un post in cui sostiene apertamente la protesta dei Gilet Gialli.
Inizia, e poi termina anche, con un perentorio 'Non mollate', per poi affermare che il M5S è pronto a dare tutto il sostegno di cui i Gilet avessero bisogno.
Di Maio quindi è passato a parlare delle affinità che ci sarebbero tra i 5Stelle e i Gilet Gialli, sostenendo che seppur tutti condannano le violenze, è evidente che la protesta è pacifica e va sostenuta. Il mondo politico infatti sarebbe diventato ormai sordo alle voci dei cittadini, tenuti per troppo tempo fuori dalle decisioni più rilevanti. Per questi motivi i Gilet Gialli sarebbero animati dallo stesso spirito che muove il M5S. Il ministro ha quindi offerto anche la disponibilità di alcune funzioni del sistema di democrazia diretta Rousseau, nel caso i Gilet fossero interessati a utilizzarlo.
Di Maio si è detto infatti molto colpito dalla decisa rivendicazione di democrazia diretta dei Gilet Gialli, primo punto delle 'otto lamentele' del movimento di protesta. Sarebbe una rivendicazione che dona un segno preciso a tutte le richieste seguenti. A detta del ministro, inoltre, Macron non starebbe soddisfacendo le aspettative, e le sue politiche sarebbero dannose non solo per la Francia, ma per l'Europa intera.
L'attacco a Castaner e il commento di Salvini
Il ministro ha poi anche criticato il ministro francese Cristopher Castaner che aveva affermato: 'I Gilet Gialli non sono rappresentativi della Francia'. Di Maio ha affermato che questa è una frase che si commenta da sola, segno di una politica che non vuole guardare alla realtà.
Dopo poco è arrivato anche il commento di Salvini, che si è detto dalla parte di coloro che protestano contro Macron, un 'presidente che va contro il suo popolo', ma ha anche aggiunto la sua forte condanna contro qualsiasi violenza di strada.