Vittorio Sgarbi, futuro candidato sindaco di Ferrara e attuale sindaco di Sutri, ha commentato le espulsioni dal M5S dei due parlamentari e dei due europarlamentari considerati 'dissidenti' dai vertici del progetto politico creato da Beppe Grillo. E lo ha fatto con la solita impetuosità e la solita veemenza che lo contraddistinguono: "Il modello del M5S è il Partito Fascista", ha tuonato il critico d’arte. Il duro commento del deputato del Gruppo Misto è giunto dal Libano dove si trova da qualche giorno per un viaggio che a breve lo condurrà al confine di Israele, per incontrare i soldati italiani del contingente Unifil.
A proposito delle espulsioni decise dai probiviri del M5S il 31 dicembre scorso, Sgarbi ha attaccato pesantemente il movimento guidato dal vicepremier Di Maio. Secondo il critico d'arte, non è certamente un partito democratico quello che si mette a cacciare le voci che si discostano dalla linea imposta da un partito o da un movimento politico. Per il deputato Sgarbi, in qualsiasi partito ci sono le correnti e i contrasti, così come accadde durante la Prima Repubblica con la Democrazia Cristiana. Infatti le voci contrastanti sono la dimostrazione di una forte vitalità che se all'interno di un partito non viene coltivata, si inaridisce.
Sgarbi: 'Parlamentari liberi di obbedire o astenersi alle decisioni di partito'
Per il critico d'arte, deputati e senatori, in linea coi principi contenuti nella Carta Costituzionale, sono vincolati personalmente non alle decisioni di partito ma agli elettori. E perciò di fronte alla linea programmatica imposta da un partito, costoro possono decidere liberamente di obbedire o di astenersi.
Se un parlamentare non accetta le decisioni intraprese dal partito di cui fa parte, spetta soltanto a lui la volontà di togliere il disturbo.
'Il M5S dovrebbe espellere allora anche Roberto Fico'
Per Sgarbi, cacciare una voce disisdente ma pensante qual è stata fin ad ora quella di Gregorio De Falco in Parlamento e all'interno dei Cinque Stelle è una decisione che toglierebbe verità e vitalità a un partito le cui contraddizioni ormai sono fisiologiche e sotto gli occhi di tutti.
In definitiva, Vittorio Sgarbi ha rivolto un appello al M5S, affinché cacci dal movimento anche l'attuale Presidente della Camera, Roberto Fico. Secondo Sgarbi, anche l’esponente della corrente più di sinistra del Movimento 5 Stelle avrebbe votato contro il Decreto Sicurezza voluto dal leader del Carroccio, Matteo Salvini.