Chi si aspettava un Silvio Berlusconi pronto a cedere il passo alle ultime sconfitte europee e ad un'età non più verdissima si sbagliava. L'ultraottantenne leader di Forza Italia è pronto a scendere ancora in campo e a guidare il suo partito in quella che si annuncia una strada in salita e che porta alle elezioni europee. Il partito fondato dal Cavaliere non parte certo con i favori del pronostico, ma proverà, forte dell'appoggio del suo storico leader, a provare a rovesciare quelle che sono state le ultime scarse prestazioni elettorali che hanno addirittura il partito il secondo nella coalizione di centro-destra, alle spalle di una Lega spadroneggiante sotto l'egida di Matteo Salvini.

Silvio Berlusconi parla dalla Sardegna

Appena arrivato in Sardegna Berlusconi ha inteso evidenziare il proprio ruolo e quello di Forza Italia quali difensori delle idee liberali in Italia.

Il Cavaliere ha manifestato l'intenzione di presentarsi alle prossime europee per poter difendere in Italia, in Europa e nel mondo i valori per i quali il suo movimento si batte. Un'intenzione che si accompagna a quella di voler portare al tavolo della politica europea la propria voce in un'Europa che, secondo quanto dice, "Va cambiata per sedersi con le altre potenze militari per decidere sulle situazioni che andranno all'esame”. Berlusconi ha posto l'accento sul fatto che la civiltà italiana ed europee vengano dalla Grecia, da Roma e dalla tradizione giudaico cristiana.

Nell'Europa secondo il leader di Forza Italia si andrebbe verso un mondo guidato dalla Cina, pronto a conquistare anche l'Africa. “Io non ci sto" ha tuonato Berlusconi, sottolineando che non ha alcuna intenzione di vivere in un mondo dove a dettare le leggi potrebbe essere qualcuno animato da ideologie completamente diverse da quelle che contraddistinguono l'Europa.

"Con la mia conoscenza, le mie esperienze e la mia capacità di convincere - prosegue Berlusconi - penso di poter svolgere un ruolo importante".

Il politico Berlusconi attacca il M5S

Silvio Berlusconi confida sempre in un centro-destra che presto possa tornare unito, anche attraverso quella che lui ritiene una probabile rottura tra la Lega ed il M5S.

Definisce questo esecutivo innaturale e una iattura. "Il M5S - tuona - è fatto di persone senza esperienza e competenza. Sono come la sinistra comunista del 1994, ma questi hanno questo grave difetto".