Non si contano quasi più ormai i casi in cui lilli gruber, conduttrice del talk show di La7 Otto e mezzo, non riesce proprio a mascherare la sua partigianeria di centrosinistra durante la messa in onda del suo programma. L’8 gennaio scorso, l’ex volto del Tg1, nota sostenitrice dei diritti delle donne, non aveva mosso un dito né pronunciato sillaba per fermare il proditorio e volgare attacco a colpi di urlacci portato da Massimo Cacciari a Giulia Bongiorno, ministro della PA del governo gialloverde. Ieri, 9 gennaio, la scena si è ripetuta, anche se con modalità leggermente differenti.

Ospite della serata era Manlio Di Stefano, esponente di punta del M5S, attualmente sottosegretario agli Esteri (guarda il video qui sotto). Insieme alla Gruber, invitati per ‘bastonare’ Di Stefano, c’erano Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo, oltre che voce, di Radio24, e Massimo Franco, notista del Corriere della Sera. Ebbene, in oltre mezz’ora di trasmissione, i due noti giornalisti hanno mostrato un atteggiamento quasi persecutorio nei confronti del ‘cattivo’ grillino.

Lilli Gruber e gli altri criticano Manlio Di Stefano sull’immigrazione

In apertura di trasmissione, la storica conduttrice di Otto e Mezzo mette il dito nella piaga (non senza una visibile soddisfazione) del braccio di ferro tra M5S e Lega nel governo sulla questione migranti ‘parcheggiati a Malta’ (poi risoltasi positivamente la notte scorsa ndr).

La pacata spiegazione fornita da Manlio Di Stefano evidentemente non piace a Lilli Gruber secondo la quale sarebbero ancora molti i punti di frizione tra il premier Giuseppe Conte e il vicepremier Luigi Di Maio da una parte, e l’altro vicepremier Matteo Salvini dall’altra. Massimo Franco parla invece di “gioco delle parti elettorale” ma anche di “patto di potere forte” tra i due movimenti politici.

Anche per Barisoni si tratterebbe di “partita di carattere elettorale”.

M5S (e Lega) processati dal tribunale di Otto e Mezzo

Anche sulle alleanze in vista delle elezioni europee del prossimo maggio e sulla visione pentastellata dell’Ue Lilli Gruber non si risparmia un feroce sarcasmo, accogliendo con un poco elegante “musica per le nostre orecchie, perché non abbiamo sempre sentito questa musica” la spiegazione di Manlio Di Stefano circa l’intenzione del M5S di non voler uscire dall’euro (posizione peraltro specificata già innumerevoli volte in passato).

La faccia feroce di Gruber, Barisoni e Franco si ripresenta, però, anche sul tema della possibile alleanza pentastellata con i gilet gialli. “Come si fa ad appoggiare un movimento che spacca le vetrine e picchia i poliziotti?”, chiede la Gruber allo sventurato Di Stefano con l’aria della maestrina che sa tutto e che vuole insegnare le buone maniere al maleducato studente sbarbatello. Ma è tutta la puntata di Otto e Mezzo ad essere strutturata come un processo al M5S (e alla Lega ovviamente). Guardare per credere.