Nella crisi tra Francia e Italia, dopo le forti dichiarazioni degli ultimi giorni da parte di esponenti sia del governo che della maggioranza, interviene a gamba tesa Romano Prodi. Da Bruxelles, al termine di un incontro con il Presidente della Commissione Juncker, il leader storico del centro sinistra italiano si è concesso ai giornalisti presenti.
Le sue parole, nel commentare la querelle innescata dal Vicepresidente del Consiglio Di Maio sullo sfruttamento francese dell'Africa, sono state di stupore.“Io quando vedo ‘sta roba – è stato il commento del fondatore dell'Ulivo sulle tensioni tra Roma e Parigi – non riesco neanche a capacitarmi.
Anche se ci fossero dei problemi, il modo di affrontarli, con una superficiale brutalità, di fronte ai problemi che sono così complessi e raffinati”.
'Superficiale brutalità' su questioni complesse
Per Romano Prodi le questioni sul tappeto, così complesse e - a suo dire - 'raffinate', non possono essere gestite come è avvenuto nelle ultime ore. Sotto accusa i toni tenuti non solo dal capo politico del Movimento Cinque stelle, ma anche le dichiarazioni di altri altri esponenti pentastellati e del Ministro degli Interni, Matteo Salvini.
La questione della gestione dei migranti è complessa: per iniziare a risolverla occorre lavorare per costruire una pace stabile e duratura in Libia, destabilizzata da una guerra che anche il professore bolognese definisce sciagurata, poiché fino a quando c'era Gheddafi si aveva la possibilità di un "rapporto di autorità con autorità"
Questo governo durerà a lungo, perché la sinistra non sta offrendo agli italiani un'alternativa valida
Pur esprimendosi in maniera critica nei confronti degli esponenti dell'attuale governo guidato da Giuseppe Conte, l'ex Presidente della Commissione europea non si esime dall'esprimere un parere sconfortante nei confronti di chi oggi è all'opposizione.
La sinistra, secondo Prodi, in questo momento storico non sta proponendo agli italiani alternative valide e credibili, consentendo all'attuale maggioranza di poter avere una prospettiva di lungo periodo. L'unico fattore che potrebbe minare l'attuale governo potrebbe consistere nella nascita di eventuali e ipotetiche lotte intestine all'interno dell'esecutivo.
Se non si verificassero, l'attuale compagine potrà durare davvero a lungo. Il potere, sostiene testualmente, 'è un grande collante, il miglior collante del mondo'. Però “in politica i cambiamenti avvengono spesso più velocemente di quanto non si creda – dice Prodi – Non avevo mai pensato di vincere le elezioni, mentre in un anno abbiamo organizzato tutto ed è andata bene”.