Dopo le parole di Salvini, che ha ribadito l'appoggio della Lega alla TAV, anche il Movimento 5 Stelle rimarca la propria posizione. Soprattutto Alessandro Di Battista attacca il partito alleato di governo senza mezzi termini, invitandolo a prendere una decisione e, nel caso volesse attuare l'opera a qualsiasi costo, di tornare con Forza Italia.

Anche Di Maio e Conte intanto rilasciano le proprie dichiarazioni sulla questione, con visioni meno aspre, ma altrettanto ferme.

L'attacco di Di Battista e del M5S: la TAV la vogliono le lobby

Dopo le parole di Matteo Salvini, che aveva affermato il proprio sostegno alla TAV, il M5S ha riaffermato la propria posizione con estrema durezza.

In particolare Di Battista si è fatto avanti attaccando gli alleati di governo senza mezzi termini. Ha prima ribadito che la diceria secondo la quale il Movimento 5 Stelle sarebbe contro le infrastrutture è una bugia da smantellare. Poi ha precisato che i pentastellati sono favorevoli soltanto alle "infrastrutture giuste".

Quindi è arrivato all'attacco vero e proprio nei confronti della Lega: ha affermato che se il partito di Matteo Salvini intende proseguire sulla strada di un inutile e costosissimo buco, "tornasse con Berlusconi e non rompesse i co****ni".

L'attacco è arrivato durante un evento a Chieti per le Regionali in Abruzzo. Prima di lui aveva parlato il Vicepremier Di Maio che, seppur con parole meno forti, aveva ribadito che sino a quando il M5S sarà al governo, la TAV non si farà, poiché l'opera è voluta dalle peggiori lobby del paese.

Al termine della giornata è infine arrivata la comunicazione del ministro Toninelli che ha annunciato l'arrivo in tempi brevi dell'analisi costi-benefici (analisi che, secondo le indiscrezioni, avrebbe dato esito negativo sull'utilità della TAV).

Il comunicato ufficiale del Premier Conte

Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in una nota ufficiale, ha illustrato la propria posizione al riguardo.

Da parte sua, ha affermato di aver preso un impegno a nome del governo: quello di valutare la decisione finale riguardante la TAV non basandosi su scelte o considerazioni personali, ma fondandosi esclusivamente sull'analisi costi-benefici. Il contratto di Governo prevede infatti la revisione del progetto, senza anticiparne però le conclusioni.

Conte aspetterà dunque l'esito ufficiale dell'analisi e poi si riserverà di prendere delle decisioni conseguenti. Resterà poi soltanto da capire cosa avverrà quando saranno comunicati i risultati e, nel caso fossero negativi, come si porrà Salvini nei confronti del Premier e degli alleati di governo.