Sono bastate due semplici tornate elettorali regionali, quella in Abruzzo prima e quella in Sardegna domenica scorsa, a convincere praticamente all’unisono la stampa mainstream che l’esperienza politica del M5S stia volgendo rapidamente al termine. Che i pentastellati siano attualmente la prima forza politica italiana con il quasi 33% delle preferenze ottenuto nelle elezioni del 4 marzo 2018 sembra un dato trascurabile dai più importanti mass media. Eppure i numeri provenienti dalle Regioni parlano chiaro: Pd e Forza Italia, colonne portanti del vecchio bipolarismo centrodestra-centrosinistra, continuano a perdere voti, salvati nei casi abruzzese e sardo solo dalle coalizioni ‘allargate’ di cui facevano parte.

Uno dei pochi commentatori a sostenere la tesi dell’impossibilità di un ritorno a questa dicotomia politica destra-sinistra è il giornalista e scrittore siciliano Pietrangelo Buttafuoco che, sul Fatto Quotidiano, intona il de profundis di Silvio Berlusconi e della classe dirigente Dem.

L’editoriale di Pietrangelo Buttafuoco sul Fatto: ‘Ritorno del bipolarismo è solo una proiezione mentale fallace’

Pietrangelo Buttafuoco decide di principiare il suo commento sul Fatto Quotidiano circa la attuale situazione politica italiana facendo presente che quasi tutta la stampa nazionale descrive in queste ore il Pd e Forza Italia come “due partiti ancora in vita”. Insomma, una sorta di “alleluia” intonato in onore del presunto “ritorno del bipolarismo” sulla scena politica tricolore.

Quella del nuovo scontro che si prospetta tra centrosinistra e centrodestra, con esclusione del M5S, però, sarebbe niente altro che una “consolazione consociativa” in quanto, spiega Buttafuoco, il testa a testa tra le due coalizioni descritto dai giornali con le ‘false’ proiezioni che davano in Sardegna una quasi parità tra i candidati Solinas (centrodestra) e Zedda (centrosinistra), in realtà era solo una “proiezione mentale fallace”.

Zedda, infatti, ha totalizzato più di 15 punti percentuali meno dell’avversario.

‘Forza Italia e Pd non esistono più politicamente’

L’idea di Pietrangelo Buttafuoco sul ritorno del vecchio bipolarismo in stile Seconda Repubblica è molto semplice. Un fatto giudicato impossibile, visto che “Silvio Berlusconi e il partito di Zingaretti-Martina-Giachetti & Anna Ascani non esistono più politicamente”.

Lo scrittore siculo spiega che Forza Italia ha ottenuto percentuali basse in Sardegna, con Berlusconi che resta sempre “sotto schiaffo” di Salvini. Il Cavaliere, poi, dal momento in cui ha annunciato il suo ritorno in campo “è fallito”. Il Pd, invece, cala dal 22,6% ad appena il 12%, vincendo “solo sui giornali” che ne cantano la gloria e le lodi nonostante il dimezzamento dei voti rispetto alle scorse Regionali. Pd ormai capace di vincere solo quando “fabbrica una cabala”. Buttafuoco, poi, tesse le lodi di Giovanni Bruno, uno sconosciuto dirigente del Pd, il quale ha avuto il coraggio di affermare che “c’è pure chi festeggia” dopo il risultato delle elezioni sarde. Insomma, se il ritorno del bipolarismo si basa su questi dati, vuol dire che “ha proprio preso un brodino”.

Buttafuoco conclude la sua analisi facendo notare che ormai “l’unico vero bipolarismo è quello tra il rinnovamento e chi vi si oppone” e il giudizio finale potranno darlo solo le elezioni Europee di maggio.