Il filosofo Massimo Cacciari, durante alcune recenti interviste, si è dichiarato deluso dalle manovre portate avanti dal Pd dopo l'arrivo di Zingaretti alla segreteria. A suo parere la strada intrapresa dal partito di centrosinistra in vista delle elezioni Europee non segna un cambio di rotta rispetto al passato e, dunque, porterà all'ennesima sconfitta. Inoltre, ha anche dichiarato che l'unico modo possibile per affrontare Salvini sarebbe quello di convincere M5S e Pd a creare un fronte democratico unico.

Cacciari: 'Zingaretti e i vertici del Pd non vogliono capire'

In un'intervista concessa ad Affaritaliani.it, Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, attacca frontalmente il Pd di Zingaretti. Secondo lui sarebbe stato necessario un brusco cambio di rotta con il passato, che invece, al momento, non c'è stato. Opinione del filosofo è che il motto "Siamo europei", in un momento storico come questo, è semplicemente sbagliato.

Cacciari rivela di aver parlato anche allo stesso Zingaretti di questa sua opinione, ma nessuno sembrerebbe avergli dato ascolto. Suo parere è che sarebbe meglio andare al voto con due liste, "una di Zingaretti con la dicitura 'Per una nuova Europa' e un'altra 'Siamo europei' di Calenda e Bonino".

In questo modo le due fazioni avrebbero giocato su due tavoli diversi e il Pd si sarebbe presentato con un'idea di alternativa europea. Il filosofo ha quindi ripetuto: "Gliel'ho detto anche a Zingaretti, ma continuano a fare errori".

Secondo Cacciari per fermare Salvini è necessaria un'alleanza M5S-Pd

In un'altra intervista comparsa su MicroMega, Cacciari ha invece affrontato l'argomento Movimento 5 Stelle.

A suo parere sarebbe necessario che i pentastellati comprendano la necessità di rompere con l'alleato leghista e si avvicinino al versante democratico, per contrastare una "destra cattiva e pericolosa". I problemi al riguardo però sono tanti, perché anche lo stesso Pd ha sempre voluto evitare una simile prospettiva, per ragioni non sempre chiare.

Cacciari, però, afferma che già dopo il 4 marzo sperava che i grillini si avvicinassero al centrosinistra, poiché temeva (come poi, secondo lui, è avvenuto) che allearsi con la Lega li avrebbe letteralmente cannibalizzati.

Non è però dell'opinione che il M5S sia soltanto una "moda" passeggera destinata a sparire presto. Soprattutto perché i pentastellati hanno raccolto quelle parti di voto che lo snaturamento del Pd ha creato. Soltanto quando il Pd si rivelerà un partito veramente di sinistra, secondo lui, questo processo si interromperà. Ma, conclude, "mi pare un'utopia, il Pd deve fare parecchia strada".