Ieri sera il presidente della commissione giudiziaria della camera, Jerry Nadler, ha twittato un link contenente un documento di 4 pagine, sintesi operata dal ministero della Giustizia sulle conclusioni del rapporto del procuratore Robert Mueller.
Il documento
Secondo questo documento, non ci sono prove sufficienti per accusare il presidente Donald Trump di ostruzionismo alla giustizia; allo stesso tempo, però, non lo esonera da eventuali responsabilità. Per quanto riguarda la collusione con Mosca nella campagna elettorale americana del 2016, durante la quale Trump avrebbe ricevuto assistenza e sostegno da personaggi affiliati alla Russia, non risulta alcun favoreggiamento.
Si conclude così una indagine partita nel 2017, con la nomina di Robert Mueller a procuratore speciale da parte del Dipartimento di Giustizia, piena di luci e ombre; da ricordare l'arresto di Paul Manafort, capo della campagna elettorale di Trump, nel giugno 2018 e, ancora prima, nel febbraio, l'imputazione di 13 russi e tre organizzazioni da parte di Mueller e del Dipartimento di Giustizia accusate di aver preso parte al meccanismo di interferenza nelle elezioni.
Molti fatti sono stati tenuti nascosti agli organi giudiziari e sono stati resi noti solamente dopo le ammissioni dei colpevoli: è stato il caso di Rick Gates, socio in affari di Manafort, dichiaratosi colpevole per aver commesso reati finanziari insieme allo stesso Manafort.
Lo stesso è avvenuto per il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, che ha ammesso di aver mentito riguardo il suo incontro con l'ambasciatore russo negli Usa. E così anche per l'ex legale di Trump Michael Cohen, il quale ha confermato con le sue dichiarazioni l'incontro fra i russi e il figlio del presidente Donald Jr., avvenuto proprio durante la campagna del 2016.
Tante zone d'ombra sulle quali le autorità hanno cercato di fare luce, arrivando a questa conclusione dopo ben 22 mesi.
Le parole di Trump
Il presidente americano esulta in un tweet con lo slogan 'manteniamo grande l'America', e riporta le stesse parole della portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders, la quale afferma che dal rapporto emerge la 'totale e completa assoluzione'.
Poi, in una dichiarazione ai giornalisti, Trump attacca l'indagine e le accuse definendole 'ridicole' e parla di un 'colpo illegale' ai danni della sua presidenza, 'vergognoso per il paese', che non è andato a buon fine.