Il 25 aprile, giorno in cui si celebra la Festa della Liberazione dal nazifascismo, si avvicina, e lo scontro sempre aperto tra Matteo Salvini e Gad Lerner si intensifica. In un editoriale pubblicato oggi sul quotidiano Repubblica, il noto giornalista si scaglia contro il leader della Lega, colpevole a suo modo di vedere di aver paragonato l’importante ricorrenza ad un “derby tra fascisti e comunisti” a cui lui non ha alcuna intenzione di prendere parte. Secondo Lerner, la posizione tenuta dal Ministro dell’Interno potrebbe presto rivelarsi un “boomerang”, visto che il suo continuo ‘strizzare l’occhio’ ai movimenti neofascisti, unito ai suoi sarcastici richiami a Benito mussolini, rischiano di farlo identificare troppo con l’estrema destra.

L’editoriale di Gad Lerner contro Matteo Salvini: ‘Un boomerang ridurre il 25 aprile ad un derby’

Per gad lerner non ci sono dubbi: potrebbe diventare un “boomerang” la scelta di Matteo Salvini di definire come un “derby tra fascisti e comunisti” la Festa della Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale che si celebra il 25 aprile. Il Ministro dell’Interno ha, infatti, fatto sapere da tempo che lui quel giorno sarà a Corleone, luogo simbolo della lotta alla mafia, non certo a sfilare “insieme ai fazzoletti rossi”. Ma, secondo Lerner, dietro all’atteggiamento del leader leghista si nasconde una “relazione ambivalente con il passato” che potrebbe portare la sua Lega ad essere prima o poi identificata niente di meno che con il fascismo.

Per prima cosa, Salvini viene accusato di aver promesso di abrogare la legge Mancino (quella che condanna gesti, azioni, simbologie e slogan legati all'ideologia nazifascista ndr) a tutti quei “movimenti neofascisti” che, accusa Lerner, lo sosterrebbero. Salvini ne avrebbe addirittura “clonato slogan, postura e divise”. E tutto questo, aggiunge scandalizzato, “in nome della libertà di opinione”.

‘Emette sarcastici richiami alla figura di Benito Mussolini’

La seconda accusa che Gad Lerner si permette di rivolgere a Matteo Salvini, se vogliamo ancor più grave della prima, è quella di utilizzare i “trucchi dei ventriloqui” allo scopo di emettere “sarcastici richiami alla figura di Benito Mussolini”, il fondatore del fascismo.

Insomma Salvini viene descritto come il nuovo Duce che si permette di irridere puntualmente tutti coloro che provano solo ad osare denunciare un presunto ritorno del fascismo in Italia. E la tattica utilizzata sul 25 aprile, ridotto ad un semplice “derby” tra fazioni politiche aventi la stessa dignità, fa parte di questa più grande strategia di far passare la dittatura mussoliniana come “innocua tradizione” e semplice “folklore”. L’attacco di Lerner a Salvini si conclude con un caloroso invito, quasi una profezia di sventura, ad evitare di contrapporsi all’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), visto che, prima di lui, provò a farlo la renziana Maria Elena Boschi, finendo poi per fare la fine che tutti sanno.